L’Italia respira grazie a Chiesa

Roma, 17 novembre (EFE).- Nel giorno prestabilito, di fronte ad una Macedonia del Nord che ha riportato alla mente i ricordi peggiori e che ha seminato il terrore nella ripresa con due gol in partite isolate, è la dirigenza di Federico Chiesa che, con due reti gol nel primo tempo, hanno avvicinato l’Italia (5-2) al prossimo Euro 2024 in Germania, per il quale le basterà un punto contro l’Ucraina.

L’Italia ha respirato allo Stadio Olimpico di Roma nel primo tempo. Sospirò di sollievo quando vide una versione migliorata della sua squadra in uno dei due momenti decisivi che le erano rimasti. Gli ha incoraggiato vedere la versione di Chiesa che portava alle spalle l’attacco azzurro, che ricorda quella versione che stupì durante l’ultima Coppa dei Campioni terminata dalla potenza italiana. Ma si è preoccupato di nuovo, vedendo una squadra che fa male quasi su ogni attacco.

Il giocatore della Juventus era una spina nel fianco per la squadra macedone del Nord che, pur escludendo i transalpini dal Mondiale in Qatar, non poteva competere con quella guidata oggi da Luciano Spalletti, l’architetto del Napoli, vincitore dello scorso “Scudetto” anno. Era verticale, affrontava, appariva dentro e faceva gol. Uno completo che ha incoraggiato gli stand.

L’Italia parte forte con un gol annullato a Giacomo Raspadori per fuorigioco che spegne l’esplosione nello stadio romano. La squadra di casa ha fatto meglio, senza concedere nulla e senza infastidire l’ospite, ma ha mancato il gol e ha iniziato a vedere la luce in fondo al tunnel.

Non c’è voluto molto prima che un colpo di testa di Matteo Darmian sbloccasse il risultato al 17′. Il difensore dell’Inter ha rifinito a piacimento, senza marcatura, il cross di Raspadori e ha festeggiato il suo secondo gol con la maglia della Nazionale azzurra. L’Italia continua a pressare, Chiesa continua a tirare, sbloccare la palla e creare pericolo.

L’Italia era a suo agio, ma il risultato non era completo. L’occasione perfetta è arrivata dagli undici metri, ma Jorginho ha fallito nella sua specialità. I fantasmi sono riemersi nonostante il dominio assoluto e torrido di una squadra che ha saltato gli ultimi due Mondiali, che teme di essere esclusa da un altro grande torneo per sprofondare ancora di più in una crisi in cui la conquista dell’Europeo è stata un successo isolato. . .

Fu allora che iniziò lo spettacolo di Chiesa. Pochi secondi dopo l’errore di Jorginho, Chiesa ha raccolto davanti a sé una palla vagante e ha osato per la terza volta nel primo tempo con un tentativo dalla distanza che questa volta ha battuto Dimitrievski.

E quasi non c’è tempo per festeggiare, il secondo è arrivato. Una corsa dal centro del campo, che confermava il recupero dal ginocchio, e un altro tiro dalla distanza, da posizione angolata, questa volta favorito da un tocco di un difensore, portarono il punteggio sul 3-0 e il sorriso in tribuna, sapendo che il primo test si sarebbe svolto all’intervallo e che due risultati su tre possibili contro l’Ucraina avrebbero permesso loro di qualificarsi agli Europei.

Ma doveva ancora andare in Italia per chiudere la serata. Un potente cross di Alioski e la confusione generale della difesa italiana hanno permesso al 51′ il tiro di Atanasov, il primo tiro in porta dei macedoni. Ed è proprio un tiro dalla distanza deviato da Acerbi a finire in fondo alla rete al 74′ per il 3-2. Il dominio è tornato alla squadra olimpica. Due tiri in porta, due gol.

Le gambe dei giocatori hanno cominciato a tremare per diversi minuti. Esattamente quanto tempo ci ha messo Raspadori a chiudere il caso, a mettere fine a una notte iniziata come una storia e che stava per concludersi come un incubo. Riceve palla da Barella in area e crossa per il 4-2. El Shaarawy ha completato la vittoria nei minuti di recupero.

L’Italia ha superato la prova, ma non è stata convincente al 100%. Chiesa è stato il migliore. Contro l’Ucraina, il pareggio e la vittoria suggellano il passaporto per la Germania.

– Scheda tecnica:

5 – Italia: Donnarumma; Darmian, Gatti, Acerbi, Dimarco; Barella, Jorginho (Cristante, m.62), Bonaventura (Frattesi, m.62); Berardi (El Shaarawy, m.76), Raspadori (Scamacca, m.90) e Chiesa (Zaniolo, m.62).

2 – Macedonia del Nord: Dimitrievski; Manev (Ashkovski, m.46), Serafimov, Musliu; Dimoski, Elezi (Alimi, m.64), Ademi (Atanasov, m.46), Alioski; Bardhi; Elmas (Churlinov, m.72) e Miovski (Ristovski, m.46)

Gol: 1-0, m.17: Darmian; 2-0, m.41: Chiesa; 3-0, m.45: Chiesa; 3-1, m.52: Atanassov; 3-2, m.74: Atanassov; 4-2, m.81: Raspadori; 5-2, m.94: El Shaarawy

Arbitro: Felix Zwayer (Germania). Ha rimproverato Zaniolo (m.72), Acerbi (m.89) in nome dell’Italia; e Churlinov (m.79), Ashkovski (m.81), Ristovski (m.84), Milevski (allenatore, m.85), Serafimov (m.87) a nome della Macedonia del Nord.

Incidenti: partita corrispondente alla penultima giornata della fase di qualificazione a Euro 2024, nel girone C, giocata allo Stadio Olimpico di Roma. EFE

Drina Piccio

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