Meloni: Non è stata ancora presa alcuna decisione sull’eventuale uscita dell’Italia dall’iniziativa BRI

Il primo ministro italiano Giorgio Meloni ha affermato oggi che le relazioni Italia-Cina riguardano molto più della semplice Belt and Road Initiative (BRI).

Fonte: Tanjug

Foto: Shutterstock, Pierre Teyssot

Ha detto che non è stata presa alcuna decisione definitiva sul fatto che Roma la lascerà.

Domenica Meloni, in una conferenza stampa al termine del vertice del G20 a Nuova Delhi, ha affermato che ci sono nazioni europee che non hanno fatto parte della Via della Seta negli ultimi anni ma con le quali hanno potuto stabilire relazioni più favorevoli: la Cina rispetto a L’Italia qualche volta è riuscita a farlo. .

Meloni ha detto che la parte cinese ha rinnovato l’invito a visitare Pechino, ma non è stata fissata alcuna data. Il governo italiano è stato anche invitato al forum BRI ospitato dalla Cina in ottobre.

I media italiani hanno riferito domenica scorsa che l’Italia lascerà la BRI e cercherà invece di rilanciare l’accordo di partenariato strategico con la Cina volto a promuovere la cooperazione economica, che il Paese ha firmato per la prima volta nel 2004.

La Meloni ha rivelato che in una conversazione con il premier cinese Li Qiang, ha sottolineato il piano di Roma di ritirarsi dalla Belt and Road Initiative. Meloni e Li hanno discusso dell’approfondimento del partenariato strategico tra i due paesi a margine del vertice del G20 a Nuova Delhi.

“Il primo ministro Meloni ha informato la sua controparte dell’intenzione dell’Italia di abbandonare il progetto”, ha riferito il Corriere della Sera, sottolineando che il primo ministro Lee ha fatto un ultimo tentativo per convincere Roma a riconsiderare la decisione.

L’Italia è l’unico Paese membro del G7 a firmare la BRI, un piano globale per il commercio e le infrastrutture modellato sull’antica Via della Seta che collegava la Cina imperiale e l’Occidente.

L’Italia assumerà la presidenza del G7 il prossimo anno e sta rimodellando le sue relazioni con Pechino per compiacere gli alleati occidentali che vogliono ridurre l’influenza della Cina riducendo al contempo il rischio di una reazione da parte di Pechino, ha riferito Reuters.

La Cina ha sempre creduto che la potenziale cooperazione nell’ambito della BRI sarebbe continuata nell’interesse di entrambi i paesi, ha detto oggi il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Mao Ning in una conferenza stampa regolare quando gli è stato chiesto delle considerazioni dell’Italia.

Mao ha sottolineato che Cina e Italia dovrebbero approfondire ulteriormente la cooperazione in vari campi e promuovere un maggiore sviluppo di un partenariato strategico globale.

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, che ha recentemente visitato la Cina, ha affermato che un partenariato strategico tra Cina e Italia è più prezioso della BRI.

I politici italiani hanno messo in dubbio il valore dell’accordo BRI, firmato dal precedente governo nel 2019.

Giacinto Udinesi

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