Molti volevano dominare i serbi, ma pochi rimasero, quindi nemmeno questi ultimi.

Ci sono sempre stati molti padroni stranieri sul nostro popolo, ma pochi di loro sono rimasti, e vedremo per quanto tempo rimarranno questi padroni, ha detto oggi il presidente serbo Aleksandar Vučić, parlando delle autorità di Pristina.

Vučić, alla domanda di commentare la dichiarazione del ministro dell’Interno delle autorità provvisorie di Pristina, Dželjalja Svečlja, che il Kosovo è uno Stato indipendente e che le istituzioni sono pronte ad essere padroni del loro Paese, oltre ad avere solo alleati in tale intenzione, ha affermato di ritenere che le cose, nell’ordinamento giuridico internazionale, si basino sul rispetto delle norme giuridiche internazionali, della Carta delle Nazioni Unite, degli accordi internazionali firmati.

Ha annunciato che domani, dopo la sessione del Consiglio di sicurezza nazionale, parlerà di più della situazione in Kosovo e Metohija.

Ha detto che si recherà domani ad Abu Dhabi per una visita ufficiale di un giorno, poiché parteciperà poi al vertice del processo Brdo-Brioni in Slovenia.

“È positivo che i serbi e il mondo sentano e vedano che qualcuno vuole dominare qualcuno nella terra di qualcun altro”. E’ la dichiarazione del ministro dell’Interno di Pristina, che ha detto che governeranno e regneranno su tutto il Kosovo. Pensavo volesse dire qualcosa sul diritto, sugli accordi internazionali, ma sta parlando di gestione”, ha osservato Vučić.

Ha sottolineato che ci sono sempre stati molti maestri stranieri sul nostro popolo, e pochi di loro sono rimasti, e ha aggiunto che vedremo per quanto tempo rimarranno questi “maestri”.

“Non faremo riferimento alla governance, ma al diritto internazionale, alla Carta delle Nazioni Unite, alla risoluzione 1244 e sosterremo il nostro popolo. Questa è la mia risposta, ed è positivo che mostrino con la loro arroganza e la loro arroganza ciò che pensa al nostro popolo e al diritto internazionale”, ha sottolineato. è Vucic.

Ha detto che ieri sera ha avvertito i rappresentanti della comunità internazionale ei negoziatori, e ha detto loro di pensare a cosa porterebbero a Belgrado, perché non lo tollereremo.

“A differenza di coloro che minacciano di prendere il potere, chiediamo loro solo di rispettare gli standard legali internazionali”, ha aggiunto.

Allo stesso tempo, Vučić ha espresso la sua gratitudine per la professionalità del comandante della KFOR Ferenc Kajari, ungherese, che ha affermato di aver contribuito alla riduzione delle tensioni il 30 luglio con i suoi sforzi.

“Grazie ai nostri amici ungheresi per aver voluto ascoltarci anche su questo tema”, ha aggiunto Vučić durante la conferenza stampa dopo l’incontro con il presidente ungherese Katalin Novak.

Arduino Genovese

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