Mondiali di rugby 2023. L’Italia vuole “mostrare coraggio e ambizione” a Saint-Etienne

La Squadra Azzurra affronterà la Namibia questo sabato (13:00, al Geoffroy Guichard Stadium). Il suo allenatore neozelandese Kieran Crowley è entusiasta dei progressi compiuti recentemente dalla sua squadra in questo incontro internazionale.

Da Thierry Seauve
13:05| aggiornato alle 13:25

“Il Mondiale è un sogno per tutti, un’esperienza unica. Sono felice che stia iniziando. Cercheremo di fare del nostro meglio. »

Con queste parole Kieran Crowley, allenatore neozelandese dell’Italia, ha presentato il suo gruppo di 23 giocatori che affronteranno la Namibia nella competizione questo sabato alle 13 sul campo del Geoffroy Guichard Stadium.

Il tecnico, che vinse la Coppa del Mondo con gli All Blacks nel 1987 e assunse la guida della Squadra Azzurra nella primavera del 2021, ha riportato nuova linfa a questo gruppo di giovani, solo una manciata dei quali ha più di 30 anni.

Il suo discorso dovrebbe essere ottimista: “Dobbiamo mostrare coraggio e ambizione”. Crediamo in noi stessi. Devi essere positivo e, soprattutto, concentrarti su quello che puoi fare. » E a sostegno del suo commento sull’andamento degli ultimi mesi: «Vogliamo creare la nostra identità, svilupparci ulteriormente, ma la strada da fare è ancora lunga.» »

Quanto alla sua situazione personale – Gonzalo Quesada dovrebbe sostituirlo dopo il Mondiale – la lascia da parte: “Non importa, sono sempre libero in quello che faccio”».

Non vogliamo essere spettatori di questo torneo, ma protagonisti del nostro destino

Michele Lamaro, Capitano

Al suo fianco, il suo capitano Michele Lamaro (25 anni, Treviso), infortunato nel 2019, vivrà il suo primo grande evento internazionale: “Ho lavorato duro per essere qui. Devo sfruttare questa opportunità che non capita spesso. Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato di recente, possiamo guardarci allo specchio. Non vogliamo essere spettatori di questo torneo, ma protagonisti del nostro destino. »

In costante contatto con il suo predecessore Sergio Parisse, “una leggenda del rugby”, sottolinea che bisogna “credere in se stessi”. Siamo cresciuti insieme, dobbiamo ancora acquisire credibilità. Recentemente abbiamo ottenuto dei buoni risultati che ci hanno dato energia. »

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In un girone difficile con Francia e Nuova Zelanda, la terza fila non ha paura di niente e nessuno: “Faremo del nostro meglio. Possiamo mettere sotto pressione tutte le squadre. Ma quanto tempo? Questa è la domanda. Vorremmo farlo per ottanta minuti. » E confessare tutto il suo affetto ai compagni: «Preferirei non essere in nessun’altra squadra se non in questa. Penso che sia la migliore squadra italiana che abbiamo mai avuto. »

È un privilegio per me indossare questa maglia della Squadra

Sebastian Negri, nato nello Zimbabwe, conferma questo punto di vista: “Questo gruppo è ambizioso ed entusiasta. Sta a noi mostrarlo sul palco più grande affinché gli italiani siano orgogliosi di noi. È un privilegio per me poter indossare questa maglia della Squadra. Non sono qui per rappresentare me stesso, ma lo faccio per la mia famiglia e la mia eredità italiana. »

Monty Ioane, originario di Melbourne, Australia e futuro giocatore del LOU, ha trascorso cinque anni con il club trevigiano, che gli hanno permesso di ricoprire il ruolo di ala sotto la casacca azzurra. “È un privilegio far parte di questa squadra. I risultati non mentono mai. Da quando Kieran (Crowley, ndr) è qui c’è stato un cambiamento. Abbiamo lavorato con le migliori nazioni del mondo. Tutto può succedere contro la Francia, abbiamo perso di poco contro la Francia nell’ultimo Sei Nazioni (24-29). »

Il girone Italia contro Namibia

1 Danilo Fischetti; 2Giacomo Nicotera; 3Simone Ferrari;

4 Dino Agnello; 5Federico Ruzza; 6Sebastiano Negri; 7 Michele Lamaro (c); 8Lorenzo Cannone; 9Stefano Varney; 10 Paolo Garbisi; 11 Montana Ioane; 12 Luca Morisi; 13 Juan Ignacio Brex; 14 Angelo Capuozzo; 15 TommasoAllan; Sostituzioni: 16 Hame Faiva; 17 Ivan Nemer; 18 Marco Riccioni; 19 David Sissi; 20 Manuele Zuliani; 21 Martin Pagina Relo; 22 Paolo Odogwu; 23 Pietro Bruno.

Casimiro Napolitani

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