Tragedia motociclistica. Questa mattina Andrea Bergamelli, pilota amatoriale italiano di 36 anni, è morto in un incidente sul circuito Ricardo Tormo durante un’attività svolta dalla Gully Racing, che aveva noleggiato il tracciato. Il motociclista è rimasto coinvolto in un incidente multiplo alle 13:30 proprio sul circuito.
Dopo l’incidente Bergamelli è stato subito medicato in pista e trasferito al centro medico del Circuito dove è morto. Il pilota, nato nel 1988 e residente a Torre Boldone, vicino a Bergamo, era con una ragazza che non si sa essere imparentata con lui. L’incidente ha coinvolto altri due motociclisti, che sono rimasti lievemente feriti. Uno di loro ha avuto bisogno di cure alla clavicola e l’altro non ha riportato ferite gravi.
Gully Racing, promotore italiano dell’evento, organizza sessioni cronometrate in Italia sui circuiti di Misano o del Mugello. Da parte loro, in Spagna, svolgono attività in Aragona e Cheste. I prezzi dell’attività variano tra i 590 e i 700 euro, come nel caso del Circuito di Cheste dove i posti disponibili sono esauriti. Dopo quanto accaduto, la giornata di oggi è stata annullata per gli oltre 50 piloti partecipanti di diversa provenienza. Domani è previsto il proseguimento delle attività previste per la giornata.
“Ricardo Tormo si rammarica profondamente della perdita di Andrea Bergamelli e presenta le sue più sincere condoglianze alla sua famiglia, ai suoi amici e all’organizzazione Gully Racing”, si legge nel comunicato stampa inviato dal circuito di Cheste.
Non è la prima volta che un tifoso muore a Ricardo Tormo durante eventi come quello di Cheste. Nel 2014 perse la vita un motociclista aragonese di 35 anni durante una pedalata organizzata da una società privata.
“Guru del cibo. Tipico evangelista dell’alcol. Esperto di musica. Aspirante sostenitore di Internet.”