Torna a soffiare un buon vento per il turismo italiano. Le previsioni mostrano che quest’anno il traffico turistico tornerà ai livelli pre-pandemia. Leggi l’argomento DW…

La Coldiretti, che monitora la crescita dei consumi e delle vendite dei prodotti locali, prevede che il Paese potrà ospitare quest’anno almeno 33 milioni di turisti stranieri, come nel 2019.

L’anno scorso gli arrivi dall’estero sono diminuiti del 55% da giugno a settembre a causa del coronavirus. In un periodo difficile in cui il rischio di recessione economica è evidente, l’economia italiana può rafforzarsi significativamente, con un fatturato complessivo di quaranta miliardi di euro. La stampa scrive che a questa tendenza al rialzo degli arrivi contribuisce anche il fatto che da domani non sarà più necessario esibire la tessera verde delle vaccinazioni all’ingresso nel Paese.

Le cosiddette città d’arte (da Roma a Napoli e Venezia) si riempiono già di visitatori stranieri, mentre nelle località di villeggiatura più famose come Sardegna e Puglia ristoratori e albergatori ricominciano a sorridere.

Cercasi 350.000 lavoratori

Allo stesso tempo, secondo i dati dell’Università Cattolica, in un sondaggio condotto in Italia, Spagna, Francia, Inghilterra e Germania, gli intervistati hanno risposto che la prima destinazione europea che avrebbero scelto sarebbe stata l’Italia, con una quota complessiva del 60% .

C’è ovviamente il problema degli aumenti: le associazioni dei consumatori hanno annunciato che oscillano dal 5% al ​​18% nelle varie spiagge. Tuttavia, sono più evidenti nelle destinazioni di viaggio più costose. In diverse località vicino Roma tutti possono trovare un ombrellone e un lettino a 12 euro fino a fine giugno.

In Italia, infine, si registra una carenza di lavoratori nel settore del turismo. Si stima che siano necessari immediatamente circa 350.000 lavoratori aggiuntivi. Il governo di Mario Draghi cercherà una soluzione temporanea, con il “via libera” all’arrivo di lavoratori da paesi esterni all’Unione Europea.