Le trattative sembrano concluse.
Secondo un articolo di Christina Tahiaou per il quotidiano Macedonia, la villa “fantasma” al 20 V. Olgas, che un tempo ospitava il consolato italiano, sembra passare di mano dopo molti anni di abbandono.
Come affermato in MtK, il suo nuovo proprietario Ville Dzeborga (Villa Olga, come la chiamano gli italiani) sarà la Fondazione Onassis. Le trattative sembrano essere concluse ed entrambe le parti stanno attualmente mettendo insieme i documenti necessari per il trasferimento.
Il tentativo di salvare questo imponente edificio non è avvenuto di recente. Da decenni la sua manutenzione è considerata fondamentale per evitare di essere esposti all’usura del tempo e al degrado.
In occasione del suo utilizzo come poster per la terza stagione della serie American Horror Story nel 2014abbiamo contattato l’allora vicesindaco per l’ambiente urbano del comune di Salonicco, Kourakis, che da tempo era in trattative con lo Stato italiano.
“L’Assessore all’Ambiente Urbano ha chiesto allo Stato italiano, proprietario dell’edificio e che da anni non sembra avere alcuna intenzione di utilizzarlo o di preservarlo dall’usura del tempo, di mettere a disposizione gratuita dell’edificio il Comune. Gratuito per 30 anni in modo che possa essere inserito in un programma di ristrutturazione e diventi ad uso pubblico. Il governo italiano ha risposto positivamente alla richiesta e Kourakis ci ha detto che era solo questione di tempo prima che ci fosse la volontà di entrambe le parti. Aspettiamo con ansia il seguito. | Parallaximag.gr, gennaio 2016, Kya Tzimou
Il seguito non ebbe luogo e la vecchia casa padronale rimase inutilizzata. La notizia della consegna di Villa Tzeborga alla Fondazione Onassis non può quindi che essere un segnale positivo in termini di recupero e fruizione.
La storia dell’edificio
Architetto: Xenophon Paionidis Destinazione: Casa Tzeborga, Casa Evelman, Casa Salem, consolato italiano fino al 1978, attualmente disabitata. Proprietario: Stato Italiano
Il palazzo fu costruito nel 1878 dal più importante architetto della comunità ortodossa della città, Xenophon Paionidis, per conto del ricco mercante ebreo di nazionalità francese, Tzeborga.
Nel 1886 fu acquistato da Anna, figlia di Georges Evelman o Allman, di nazionalità svizzera. Nel 1894 fu acquistato dal più famoso avvocato della città e membro di spicco della comunità ebraica, l’avvocato Emmanuel Raphael Salem. La famiglia Salem fa parte della grande ondata di esuli ebrei dalla Spagna e dai paesi cattolici che si riversano a Salonicco a decine di migliaia, i cosiddetti sefarditi.
All’inizio del secolo fu affittato al governo italiano, che lo acquistò nel 1924 da E. Salem, ora residente a Parigi.
La villa si sviluppa su tre piani al centro di un giardino fiorito, oggi trasformato in una giungla, considerato un tipico esempio dell’eclettismo neobarocco che prevaleva all’epoca nella città. Il consolato italiano della città vi aveva sede dal 1915 e per molti anni. Fu abbandonato dopo il terremoto del 1978, anche se l’edificio non presenta danni strutturali.
Il consolato verrà trasferito nel complesso edilizio dei Monopoli di Stato e dell’Istituto italiano, che sarà costruito con Olgas a seguito della demolizione di Villa Indas in Fleming Street (ex Mizrahi Street). Nel 1984 furono effettuati alcuni lavori di manutenzione e da allora è in stato di abbandono.
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