Pogacar vola via nella cronometro e protegge la maglia rosa, ecco come si presentava la tappa 7

Lo sloveno Tadej Pogacar (Emirati Arabi Uniti) ha applicato la legge del più forte e ha dimostrato che la maglia rosa mette le ali a chi la indossa, con una schiacciante vittoria nella settima tappa del Giro d’Italia disputata nella sfida individuale tra Foligno e Perugia. , con un percorso di 40,6 km.

Lo sloveno Tadej Pogacar della squadra degli Emirati Arabi Uniti in azione durante la settima tappa del 107 Giro d’Italia, una gara individuale di 40,6 km da Foligno a Perugia, Italia, 10 maggio 2024 (ciclismo, Italia, Slovenia) EFE /EPA/ LUCA ZENNARO.

Seconda vittoria per Pogacar all’esordio al Giro, ora con accenti di superiorità che lo rendono più che mai favorito per la vittoria finale. In una cronometro per specialisti in cui era necessario scalare gli ultimi 6 chilometri, Pogacar (Komenda, 25 anni), ha dato un colpo d’autorità, essendo l’unico a scendere sotto i 52 minuti, 51.44, per una media di 47.088 km. /ora.

ENORME DISPLAY POGACAR

Pogacar non solo ha sollevato all’ultimo momento il due volte campione del mondo di cronometro Filippo Ganna, che sembrava già un vincitore, dalla sedia calda all’ultimo momento, ma ha anche colpito duramente i suoi diretti rivali finora. Il due volte vincitore del Tour aveva 17 secondi di vantaggio su Ganna e 49 secondi di vantaggio sull’americano Magnus Sheffield.

Ha concesso 2 minuti a Geraint Thomas e 1.49 al colombiano Daniel Felipe Martínez, le principali vittime dell’esibizione della maglia rosa, che ora affronterà la tappa di montagna questo sabato con un notevole vantaggio.

Le differenze si contano già in pochi minuti. Pogacar ha 2,36 di vantaggio su Martínez e 2,46 di vantaggio su Geraint Thomas, il grande sconfitto all’arrivo a Perugia. Lo spagnolo Juanpe López (Lidl Trek), ha perso più di 4 minuti nella cronometro ed è uscito dalla top 10, scendendo al 15° posto con 5,28 minuti.

POGACAR SOLLEVA GANNA DAL SEDILE CALDO
L’italiano Lorenzo Milesi (Movistar), campione del mondo under 23 a cronometro, è stato il primo riferimento interessante, con il tempo di 53,56 minuti, a 45,167 km/ora. Importante brand in attesa dell’arrivo di importanti candidati. L’italiano ha preceduto di pochi centesimi il danese degli Emirati Arabi Uniti, Mikkel Bjerg.

Non c’è voluto molto perché il colosso di Verbania arrivasse con la maglia di campione nazionale, nientemeno che il due volte campione del mondo a cronometro Filippo Ganna, che ha infranto il precedente record con 52,01 minuti (46,831 km/ora), un percorso molto difficile marchio da battere, anche se specialisti come Magnus Sheffield o Thymen Arensman erano sul punto di sorprendere, solo per pochi centesimi.

Perugia (Italia), 05/10/2024.- Il pilota italiano Filippo Ganna del team Ineos Grenadiers in azione durante la settima tappa, una cronometro individuale (ITT) di 40,6 km da Foligno a Perugia, Italia, 10 maggio 2024. (Ciclismo, Italia) EFE/EPA/LUCA ZENNARO
Il ciclista italiano Filippo Ganna del team Ineos Grenadiers in azione durante la settima tappa, una cronometro individuale (ITT) di 40,6 km da Foligno a Perugia, Italia, 10 maggio 2024. (Ciclismo, Italia) EFE /EPA/ LUCA ZENNARO

Ganna trascorse metà del pomeriggio seduto sulla sedia calda, aspettando gli sviluppi. Il campione italiano sapeva di dover aspettare che Pogacar tagliasse il traguardo. L’ultimo tratto, una salita di 6 chilometri, ha dato ossigeno allo sloveno, che con una pedalata regolare, possente e potente, ha certificato un colpo notevole al Giro.

Pogacar vola via al suo debutto al Giro. Ha già 72 vittorie al suo attivo, di cui 9 in questa stagione per il doppio vincitore del Tour de France, Liegi Bastogne e Strade Bianche e il triplo della Lombardia. Un razzo nella cronometro e nel record.

Questo sabato l’ottava tappa porterà il gruppo da Spoleto a Prati di Tivo, 152 km. Un altro appuntamento con la montagna in un percorso ricco di salite che porterà agli ultimi 14,5 km al 7 per cento che condurranno al traguardo. Uno degli eventi di punta della classifica generale. EFE

Lino Siciliani

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