PSG: Kylian Mbappé si rammarica delle “lacune” e ritiene che la partenza di Messi non sia una “buona notizia”

Dopo un comunicato stampa rilasciato martedì all’AFP, Kylian Mbappé ha parlato più dettagliatamente al quotidiano sportivo italiano la della sua situazione contrattuale con il PSG e della stagione appena conclusa Gazzetta dello Sport. Il giorno dopo aver rivelato la lettera inviata ai dirigenti del Paris in cui esprimeva l’intenzione di non esercitare l’opzione contrattuale per l’anno aggiuntivo oltre il 2024, l’attaccante ha chiarito: “Ho appena confermato che non voglio attivare l’opzione”. nel contratto. Non abbiamo mai parlato di un prolungamento con il PSG, ma sono felice di restare qui la prossima stagione”.

Parlando dell’ultima stagione del PSG, segnata dal titolo francese ma anche dall’uscita agli ottavi di Champions League, il 24enne ammette che “ci sono state delle mancanze che prima o poi abbiamo dovuto pagare. “Bisogna imparare dagli errori di ogni stagione per non ripeterli ogni volta”, crede.

L’attaccante parigino ha menzionato molti altri argomenti in questa intervista, inclusa la partenza di Lionel Messi. “Non è mai una bella notizia quando se ne va uno come Messi. “Non capivo davvero perché così tante persone fossero così sollevate che se ne fosse andato”, ha confessato. Prima di sottolineare: “Stiamo parlando di Messi: va rispettato e, invece, in Francia non ha avuto il rispetto che meritava”. È un peccato, ma è così. Dobbiamo fare tutto il possibile per sostituirlo”.

“Le istituzioni devono cambiare: se sono lassiste incoraggiano il razzismo”

Al capitano dei Blues, che ha rilasciato questa intervista a Clairefontaine nell’ambito della riunione della squadra francese, è stato chiesto del razzismo che resta diffuso nel calcio e in Italia in particolare. “Dobbiamo uscire tutti dal campo (ndr: se ciò accadrà). Quando usciremo capiremo che la situazione è grave. (…) Lamentarsi non basta più. Con il PSG abbiamo gestito il Basaksehir in Champions League nel 2020 e la partita si è ripetuta. »

Voleva inviare un messaggio alle autorità su questo tema. “Il razzismo va oltre il calcio”, spiega. Anche le istituzioni devono cambiare: quando sono lassiste facilitano”. Promette di impegnarsi di più: “Dobbiamo cambiare le regole, da capitano della Francia mi batterò per questo”. Dobbiamo risvegliare le coscienze di tutti. Nel 2023 non possiamo più permettere che una minoranza rovini la gioia del calcio: al di là del denaro e della fama, giochiamo per dare ai tifosi la gioia di giocare e guardare il calcio. Se ti chiamano scimmia, non vuoi più farlo”.

Infine, l’attaccante del Psg ha ricordato di essere un “tifoso milanista” e ha ricordato l’ex tecnico del club rossonero, Silvio Berlusconi, morto lunedì all’età di 86 anni. “È una perdita enorme per il calcio nel suo insieme. È stato un presidente iconico che ha costruito il grande Milan che sognavo da piccolo.

Casimiro Napolitani

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