RTL Info – Giro d’Italia: Milano prima del temporale

Il nuovo eroe nazionale Jonathan Milan ha vinto la sua terza tappa in dieci giorni al Giro d’Italia a Cento venerdì in una giornata tranquilla per i favoriti in vista di un fine settimana potenzialmente cruciale.

A 23 anni, il velocista della Lidl Trek, capace di farsi un nome anche nelle classiche, si sta affermando sempre più come una delle nuove stelle del ciclismo italiano, in crisi da diversi anni.

Il fisico da decatleta (1,93 m, 84 kg), il sorriso hollywoodiano, il gigante di Buja, che ha subito dato un bacio alla fidanzata appena tagliato il traguardo, ha tutto. E dopo aver brillato inizialmente in pista, dove punta al suo secondo titolo olimpico nell’inseguimento a squadre a Parigi in meno di tre mesi, si sta affermando sempre più come uno dei corridori di punta su strada.

Tanto che comincia a spaventare la concorrenza, come il velocista australiano Kaden Groves, che è cliente ma esprime parole di rassegnazione già prima della partenza: “Non credo sia possibile battere Jonathan oggi, sta attraversando un momento incredibile“.

Poche ore dopo, il Milan ha dato ragione, allungando le braccia come una passera attraverso la Pianura Padana al termine di una tappa pianeggiante, vagamente allietata da una fuga pubblicitaria di tre italiani e da un tiro dall’esterno della squadra Ineos.

A circa sessanta chilometri dal traguardo è stato raggiunto e relegato in un secondo gruppo. Il Milan ha dovuto fare qualche sforzo in più per rientrare nel primo girone, ma questo non gli ha impedito di vincere facilmente davanti al polacco Stanislaw Aniolkowski (Cofidis) e al tedesco Phil Bauhaus (Bahrein).

Domenica “palco mostruoso”.

Sono molto felice e orgoglioso della mia squadra, che ha fatto un ottimo lavoro al confine per raggiungere il primo gruppo.“, ha detto il vincitore, che aveva già vinto le tappe 4 e 11.

Era l’ultima occasione per i velocisti prima di giovedì prossimo. Adesso è la volta dei corridori della classifica generale, nella RTT di venerdì, come Tadej Pogacar, che ha sudato appena nella sua maglia rosa di leader sulla strada per Cento, il cui emblema è un gamberetto.

Sabato la serie inizia con la seconda cronometro di questo Giro su un percorso molto collinare di 31,2 km vicino al Lago di Garda tra Castiglione delle Stiviere e Desenzano del Garda.

Pogacar, fiducioso vincitore della prima cronometro di Perugia, questa volta è meno favorito. “Su piste pianeggianti come questa sono meno efficace, ma ci proverò. Dopodiché non è questione di finire in rosso, perché il giorno dopo sarà davvero dura,” ha sottolineato lo sloveno.

Domenica i corridori si aspettano una tappa di montagna temibile, 220 km e 5.300 metri di dislivello fino a Livigno passando per il Colle San Zeno e il Mortirolo. “Un passo mostruoso, sulla carta il più difficile che potrò mai compiere. C’è da aspettarsi grandi differenze“, crede Pogacar.

Con un comodo vantaggio di 2 minuti e 40 secondi sul colombiano Daniel Martinez nella classifica generale, “Pogi” ha l’opportunità di concludere quasi definitivamente la gara questo fine settimana, prima delle quattro tappe di montagna della terza settimana.

Casimiro Napolitani

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