Sara Gama lascia la Nazionale: la fine di un’era del calcio femminile italiano

Ogni viaggio porta con sé il dono di un ricordo. Sara Gama A 35 anni – 35 li compirà il 27 marzo – lascia la Nazionale. Si ferma il calciatore più famoso d’Italia. Niente di azzurro nel suo futuro. «È stato un viaggio bellissimo». Diciotto anni di viaggio sono una vita, 139 presenze sono un segno indelebile. Ma c’è di più: Per anni Gama è stato il volto della Nazionale. E fu a questo punto che il movimento delle donne cominciò ad emergere dall’orbita del suo cortile. Rivendicare diritti, conquistare obiettivi.

“Ho dato tutto”, ha spiegato, “in quasi vent’anni ho dato il mio contributo per gettare basi solide per il futuro e trasmettere i giusti valori a un gruppo che ha dimostrato ancora una volta le sue grandi potenzialità”. importante in campo, ma lo è stata anche fuori. Ha mostrato un orizzonte, si è impegnata a raggiungerlo, accompagnata da tante altre ragazze che poi sono diventate donne della sua generazione. “Ho usato il mio corpo e la mia mente per giocare. L’ho usato anche per parlare e ispirare, dentro e fuori dal campo. Oggi posso dire che alcune di quelle parole e quei gesti hanno aiutato”..

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Ha calciato il pallone, ha calciato il pregiudizio. Figlia di padre congolese e madre triestina, la storia inizia a Trieste, i giochi in riva al mare con la Barcolana Topolini, unica ragazza in una giungla di uomini che, ad un certo punto, dopo averla guardata con sospetto, cominciò a incoraggiarla. Ciò è sempre stato accompagnato da un forte senso di responsabilità. Calcio, ma non solo. È laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di Udine e parla quattro lingue (oltre all’italiano, inglese, francese e spagnolo). È sempre stata spinta dal desiderio di saperne di più, di informarsi, di conoscere. La sua popolarità raggiunse l’apice quando la Mattel decise di renderle omaggio creando una Barbie con i suoi lineamenti del viso. Lo slogan che lo accompagnava diceva molto del suo modo di stare al mondo: “Una determinazione che può ispirare ogni bambina a perseguire sempre i propri sogni.”

Sara Gama ha debuttato in azzurro nel 2006 a soli diciannove anni, per poi disputare quattro Campionati Europei (2009, 2013, 2017 e 2022) e un Mondiale storico – visto che mancano le qualificazioni da vent’anni – dal 2019. Nel 2008 vince l’Europeo con la Nazionale U19, unico trofeo vinto da una Nazionale femminile italiana. Elegante nell’approccio, dotato di ottime qualità tecniche, astuto nel riconoscere le diverse situazioni di gioco: un difensore d’altri tempi che fa della sua personalità la base della sua carriera. Perché la carriera continua. Con la maglia della Juventus, club di cui è tesserata dal 2017. L’ultima partita è venerdì al Viola Park contro l’Irlanda, decisa di comune accordo con il tecnico Andrea Soncin per raggiungere il traguardo tondo: 140 presenze e un posto. Onore nella storia del calcio femminile italiano.

Casimiro Napolitani

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