A causa del sospetto di scabbia, il controllo igienico controllerà il guardaroba nel negozio “Zara”.
Fonte: Dan, Pobjeda/Anja Ivanovic
Lo ha confermato al Podgorica Pobjeda il direttore della Direzione per gli affari ispettivi Ana Vujošević.
I cittadini, come scrive Pobjeda, sospettano di aver preso la scabbia da questo negozio, dicendo che dopo aver indossato i vestiti di “Zara”, è apparsa un’eruzione cutanea sull’addome o sulla schiena.
“L’ispezione ha ricevuto un’iniziativa ed è stata assegnata all’ispezione dell’igiene. Al termine dell’ispezione, informeremo il pubblico sulla situazione riscontrata”, ha affermato Vujošević.
Pobjeda scrive che in quell’occasione ha inviato domande all’Istituto di sanità pubblica, alle quali si attende risposta. Al momento, scrivono, è stato ufficiosamente confermato che ci sono casi di scabbia, ma che il numero non è insolito.
Questa malattia infettiva viene solitamente trasmessa attraverso il contatto diretto prolungato con la pelle di una persona infetta o utilizzando la stessa biancheria da letto, vestiti o biancheria intima con una persona infetta.
L’Istituto di sanità pubblica del Montenegro ha confermato che non sono stati segnalati casi di scabbia che indicherebbero un collegamento con la boutique di Podgorica, ha affermato la Direzione degli affari ispettivi, commentando le speculazioni sul presunto focolaio di una malattia infettiva: la scabbia a Podgorica Boutique, riporta Podgorica Dan.
Il 10 marzo 2023, la Direzione degli affari ispettivi ha ricevuto un rapporto anonimo da una persona che aveva sentito voci secondo cui la malattia era apparsa in una boutique a Podgorica. Immediatamente dopo aver ricevuto l’iniziativa, l’Ispettorato della salute e della salute ha contattato l’Istituto di sanità pubblica, dal quale ha ricevuto informazioni che a livello del Montenegro, il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive nel periodo dal 13.2. fino al 13/03/2023. Otto casi di scabbia sono stati segnalati nel 2018, con tre casi registrati a Podgorica e l’ultimo il 1 marzo 2023, hanno aggiunto nell’annuncio.
“L’istituto controlla nella sua banca dati se ci sono casi confermati che possono essere attribuiti a un caso specifico, cioè conduce un’indagine epidemiologica, adotta misure sulla base delle raccomandazioni dell’istituto (epidemiologi esaminano le persone, conducono un’indagine epidemiologica, in In caso di casi confermati, l’ispettore dell’igiene decide sull’isolamento di queste persone e dei loro contatti)” ha aggiunto l’amministrazione.
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