Sconfitta dall’Udinese, la Samp è retrocessa ufficialmente in seconda divisione

Dopo un’altra sconfitta allo stadio dell’Udinese, la Sampdoria di Genova è stata retrocessa in seconda divisione questo lunedì nella 34a giornata di Serie A (0:2), la logica conclusione di una stagione sportivamente ed economicamente disastrosa.

E’ la fine dell’avventura della Sampdoria in Serie A. Dopo la sconfitta per 2-0 contro l’Udinese di lunedì, 34esima giornata di campionato, gli uomini di Dejan Stankovic hanno perso ogni possibilità di restare nell’élite. I gol di Roberto Pereyra (9°), poi di Adam Masina (34°) sono bastati per ottenere quello che i tifosi del club temevano da mesi: con 17 punti, la Samp non può più contare sulla retrocessione quattro giorni prima della partita sperando a fine stagione .

Una stagione da incubo

Il club ligure potrebbe essere declassato ancora più in basso in quanto è in difficoltà finanziarie. In particolare, dopo i ritardi salariali, i loro dirigenti hanno dovuto negoziare un accordo con i giocatori per evitare una sanzione sportiva. L’attuale proprietario del club, Massimo Ferrero, costretto a dimettersi dalla presidenza nel dicembre 2021 dopo essere stato arrestato in relazione a una procedura fallimentare fraudolenta, sarebbe pronto a dimettersi completamente vendendo il club, secondo diversi media.

Ulteriore prova del clima nefasto che circonda il club genovese in questa stagione è stato un pacco contenente una testa di maiale ritrovato fuori dalla sua sede a febbraio, accompagnato da un messaggio minaccioso rivolto a Ferrero e al vicepresidente Antonio Romei, secondo l’Agenzia Ansa e La Republica.

Il campione scende, il genoa sale

A peggiorare le cose, questa retrocessione arriva due giorni dopo la rivale Sampdoria. Genova, altro club storico della città portuale, ha cancellato il suo biglietto per andare nella direzione opposta la prossima stagione. Società nata nel 1946 dalla fusione tra Ginnastica Comunale Sampierdarenese e Ginnastica Andrea Doria, la Sampdoria ha scritto le pagine più belle della sua storia negli anni 1980-90.

In quei due decenni, il club del nord-ovest italiano ha vinto il suo unico scudetto (1991), quattro Coppe Italia (1985, 1988, 1989 e 1994), una Coppa delle Coppe (1990, competizione ormai scomparsa) e ha raggiunto anche la Champions Finale di Coppa per club 1992. Guidati dal loro capitano e numero 10 Roberto Mancini e dal loro attaccante Gianluca Vialli, scomparso a gennaio, i giocatori della ‘Samp’ furono battuti solo quell’anno dal marcatore su punizione dell’FC Barcelona di Ronald Koeman, a Wembley Stadium nel recupero (1-0).

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Casimiro Napolitani

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