Scopri l’incredibile intervista tra Olivier Dacourt e un tifoso fascista italiano dell’Hellas Verona (VIDEO)

Nell’ambito del suo documentario sul razzismo nel calcio intitolato “Io non sono una scimmia”, trasmesso questa domenica 6 gennaio su Canal+, Olivier Dacourt ha incontrato davanti alla telecamera un tifoso italiano che accettava pienamente il suo fascismo.

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Le parole sono sorprendenti, ma pronunciate con freddezza e senza rimorsi. IL Tifoso del club italiano Hellas Verona Chi lo tiene si trova faccia a faccia con la persona con cui sta parlando e la attacca senza battere ciglio. Nell’ambito del suo documentario sul razzismo nel calcio intitolato Non sono una scimmial’ex calciatore Olivier Dacourt rivelato questa domenica sera su Canal+ le parole di un uomo che si dichiara fascista e razzista. Un’intervista, di cui sono stati pubblicati alcuni estratti sull’account Twitter del Canal Football Club (vedere il video qui sotto).

⋙ Olivier Dacourt (Non sono una scimmia, Canal+): “Il razzismo nel calcio è un problema enorme”

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Quando il suo volto era sfocato (su sua richiesta, “per paura di ritorsioni“), questo tifoso ha spiegato di aver provocato le grida delle scimmie negli stadi e si è giustificato con questo.”È successo a me. Diremo che è fatto per dare fastidio al giocatore, così come lui può dare fastidio a noi segnando un gol ed esultando con certi gesti quando tocca a noi.“Ha poi continuato con il suo argomento palesemente semplicistico e discriminatorio”.Le grida della scimmia che sentiamo allo stadio? Poiché il giocatore è nero, ci incoraggia a farlo. (…) È così dall’inizio dei tempi, la scimmia è scura, si arrampica sugli alberi, dice “Huh”. Quindi ripetiamolo e associamolo a questa cosa.

⋙ “Io non sono una scimmia”, il documentario di Olivier Dacourt che denuncia il razzismo nel calcio

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⋙ Calcio: Samuel Eto’o ha una soluzione per porre fine al razzismo negli stadi (VIDEO)

Col senno di poi: Olivier Dacourt, intervistato da Hervé Mathoux sul set di Club di calcio del canale questa domenica su Canal+è tornato sulla difficoltà di mantenere la compostezza durante questa sequenza (vedere il video sopra). “Questo è per me il momento più difficile del documentario: ho qualcuno davanti a me che sostanzialmente mi odia. Non gli piacciono i neri. Volevamo davvero dare voce a tutti…“ha confidato. Un passo essenziale per realizzare un documentario il più completo possibile di cui l’ex calciatore possa essere fiero. Anche molti giocatori vittime del razzismo negli stadi hanno accettato di testimoniare in questo film, compreso l’italiano Mario Balotelliil camerunese Samuel Eto’o o i francesi Samuele Umtiti.

Casimiro Napolitani

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