Una start-up italiana ha chiamato “Robot” ha inventato una macchina che il suo creatore afferma essere brava a scolpire capolavori dal marmo di Carrara quasi quanto i grandi artisti del Rinascimento.
Il fondatore di Robot, Giacomo Massari È convinto che le sue statue di marmo fatte da robot siano buone quasi quanto quelle fatte dall’uomo, o quasi.
“Siamo quasi al 99%. Ma è il tocco umano che fa ancora la differenza. Quell’1% è molto importante”, ha detto il fondatore di Robotor, Giacomo Massari, secondo Futurism.
Massari ha anche sottolineato che “la tecnologia fornita dai robot non ruba il lavoro delle persone, lo migliora”, sottolineando l’artigianato che serve a creare una forma d’arte che esiste da migliaia di anni.
L’ingegnere… Michelangelo
Il modello di robot scultoreo più avanzato di Robotor, soprannominato “1L”, è alto quasi quattro metri, un colosso in lega di zinco che può scolpire meticolosamente una lastra di marmo giorno e notte.
L’azienda afferma che questa tecnologia è semplicemente rivoluzionaria. “Il materiale di cava ora può essere trasformato in un progetto complesso, anche in condizioni estreme, in modi che prima sembravano impensabili. Stiamo entrando in una nuova era della scultura che non è più fatta di pietre rotte, scalpelli e polvere, ma di scansioni, nuvole di punti e disegno”, sottolinea l’azienda sul suo sito ufficiale.
Non a caso, non tutti sono contenti dell’idea di un’acquisizione robotica, sostenendo che qualcosa di importante potrebbe andare perso nel processo di aggiornamento con le nuove tecnologie.
“Corriamo il rischio di dimenticarci di lavorare con le nostre mani. Spero che un po’ di conoscenza venga sempre preservata, anche se più andiamo avanti più diventa difficile conservarla”, ha detto lo scultore del Duomo di Firenze Lorenzo Calcinai.
Editing/Traduzione: Michaela Lambrinidou | ERT
Fonte: Futurismo
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