Serata di notizie su Radoičić e il caso dei bambini di Pećinac

Prima c’è stato silenzio, poi si è rivolto ad un avvocato, poi ha fatto la dichiarazione di cittadinanza ed è uscito liberamente dal MUP. È stato poi trattenuto per 48 ore perché, secondo la Procura, c’era il rischio di fuga. E finalmente, prima della fine di queste 48 ore, pubblicato.

Il gip, dopo aver ascoltato l’imputato Milan Radoičić, ha respinto la proposta del procuratore capo di ordinare la detenzione. Egli deve rimanere in Serbia e non nel territorio dell’AP Kosovo e Metohija, si legge tra l’altro nel ragionamento della Corte Suprema. Newsnight chiede all’avvocato Sead Spahović come potrebbe continuare il caso contro Radoičić.

Siamo rimasti tutti senza parole il 3 e 4 maggio, dopo le due tragedie avvenute a Belgrado e nei villaggi intorno a Mladenovac in cui sono stati uccisi 19 bambini e giovani. Il governo ha condannato i colpevoli, ha promesso soluzioni e si è scrollato di dosso le responsabilità, non vedendo le proprie. Perché viviamo ancora in un clima di aggressione, linciaggio mediatico dei critici e glorificazione dei colpevoli? Se la qualità di una società si misura anche prendendosi cura di chi non può difendersi, in questo caso i bambini e i giovani, che posto occupa la Serbia su questa scala?

Ospiti di Newsnight sono Jelena Mihajlović, madre di un bambino di Pećinac a cui è stato vietato di frequentare l’asilo perché i genitori non sono politicamente selettivi, e Ksenija Marković, deputata dei DS di Mladenovac, e Nada Korać, psicologa.

Buon umore, buona volontà, gioia, allegria – popolarmente noto anche come capo o capo. Quanto spesso e in quali occasioni lo sentiamo? Dal punto di vista di un artista, cosa significa raggiungere questa sensazione attraverso il lavoro? Prima della promozione del concerto dell’album “KEYF” (ĆEIF) parliamo con Vasil Hadzhimanov.

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Giacinto Udinesi

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