Sabato sera è stato eletto Capo di Stato il Presidente della Repubblica Sergio Matarella.
Questo sarà il secondo mandato di sette anni di Matarelli.
Ha vinto l’ottavo scrutinio in Parlamento, ricevendo la maggioranza richiesta di 505 voti (maggioranza semplice più uno) su 1.009, ha riferito l’Associated Press.
Matarella oggi ha accettato un secondo mandato dopo che i partiti della coalizione non sono riusciti a concordare un candidato di compromesso per il posto.
Il ministro regionale Mariastella Gelmini, nell’annunciare la sua decisione di rimanere in carica, ha accolto con favore “il senso di responsabilità e l’impegno dell’ex giudice nei confronti del Paese e delle sue istituzioni”, riferisce l’Ansa.
“È andata bene”, hanno detto i leader del gruppo dopo aver incontrato oggi Matarel nel Palazzo Presidenziale.
Il leader di centrosinistra del Pd Enrico Letta ha ringraziato Matarelli, valutando la sua decisione come una decisione di generosità verso il Paese ed essenziale, importante e necessaria.
“Penso che sia un giorno meraviglioso per l’Italia e importante per la politica italiana”, ha detto Leta.
I partiti della coalizione di governo in Italia hanno annunciato oggi di aver accettato di rieleggere alla carica il presidente uscente Sergio Matarella tra i timori per la stabilità politica del Paese in caso di fallimento del suo successore, secondo quanto riferito dall’agenzia AFP.
Matarella (80) ha già più volte affermato di non voler rimanere in quella posizione. Nonostante ciò, ha ricevuto quasi 400 voti per il presidente di questo paese al settimo scrutinio in parlamento e per l’elezione sono necessari almeno 505 voti.
La posizione del Presidente in Italia è di protocollo, ma gioca un ruolo importante in caso di crisi politica in un Paese in cui la scena politica è molto frammentata.
Il presidente ha il potere di sciogliere il parlamento, nominare un primo ministro e rifiutare un mandato per governare coalizioni che ritiene troppo deboli.
Matarella aveva già sopportato un mandato di sette anni molto turbolento, tra crisi politiche e coronavirus, e non voleva restare per un altro mandato. Secondo i media di oggi, il premier Mario Draghi ha parlato a lungo con lui per convincerlo ad accettare il nuovo mandato.
Un giudice siciliano, poco conosciuto prima di entrare in carica nel 2015, ha saputo gestire diplomaticamente una difficile situazione politica, cosa apprezzata da tutti i partiti italiani.
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