In Italia scoppia una nuova polemica sul VAR. Il finale assolutamente folle della partita tra Juventus Torino e Salernitana (2-2) di domenica sera ha provocato scompiglio in Serie A nelle ultime ore.
Mentre Arkadiusz Milik pensava di aver regalato alla Juventus la vittoria contro la Salernitana (2-2) domenica sera, l’arbitro Matteo Marcenaro ha finalmente escluso il terzo gol del Torino per posizione di fuorigioco di Leonardo Bonucci, che è sfociato in un’azione d’angolo. Ma una foto pubblicata dopo la partita mostra Candreva che copre la linea sul palo d’angolo.
Nuovo scandalo in Italia dunque, mentre la Juventus è il club che secondo i conteggi di repubblica ha le decisioni più disfatte (44) e il peggior rapporto tra interventi favorevoli e sfavorevoli (-21) da quando ha installato il VAR in Italia nella stagione 2017-2018.
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Una classificazione regolamentata dei giochi
Va soprattutto migliorato il posizionamento delle telecamere – non le decisioni arbitrali – ma la trasmissione televisiva delle partite di calcio. Ogni tre anni, accanto alla vendita dei diritti televisivi, si sviluppa la Lega Serie A “Regolamento della produzione audiovisiva” in cui definisce il numero esatto di telecamere necessarie per trasmettere i giochi.
L’ultimo regolamento, firmato il 6 agosto 2021 per il triennio 2021-2024, prevede che le dieci gare di ogni giornata di campionato saranno divise in tre diverse categorie:
- Tipo A: 18 telecamere disponibili
- Tipo B: 16 telecamere disponibili
- Tipo C: 12 telecamere disponibili
La scelta della categorizzazione è sempre operata dalla Lega italiana, nello specifico dal suo ufficio operazioni media, secondo i cosiddetti standard di produzione del gioco. La Lega ricorda che l’obiettivo è quello di garantire ai tifosi la migliore trasmissione possibile, tutte le affissioni della major league passano automaticamente al tipo A, mentre le altre sono divise tra B e C. I costi di produzione sono ovviamente diversi a seconda della categoria dell’incontro.
- Tipo A: 52.000 – 53.000 euro
- Tipo B: 42.000 – 43.000 euro
- Tipo C: 32.000 – 33.000 euro
La “camera tattica” al centro dei dibattiti
Per tutte le categorie di gioco, la Lega italiana prescrive due telecamere GLT (Tecnologia della linea di porta) e una “telecamera tattica” in tutti gli stadi di Serie A, indipendentemente dalla categoria di gara. quest’ultimo è “essere collocato nella tribuna principale in una posizione che consenta una visione completa del campo di gioco per consentire la comprensione e l’analisi dei movimenti di gioco delle squadre”si legge nel disciplinare di produzione audiovisivo applicabile in Serie A in questa stagione.
È la fotocamera che, in breve, permette la pubblicazione di statistiche dettagliate come: B. il numero di chilometri percorsi dai 22 attori o il numero di passaggi effettuati da una squadra.
L’incontro tra Juventus e Salernitana, che ha riacceso una polemica sul VAR in Italia, è stato classificato dalla Lega come Tipo C, quindi con il numero minimo di telecamere. La fotocamera tattica ha una risoluzione così bassa che le immagini non sono disponibili in TV o addirittura accessibili nella stanza del VAR. L’arbitro Luca Banti, che domenica sera stava arbitrando nell’area del VAR, non ha quindi avuto accesso all’immagine che ritrae Antonio Candreva che copre Leonardo Bonucci sull’angolo.
Già prima dell’incidente Torino-Salerno, c’erano colloqui tra Lega e AIA per consentire agli arbitri di beneficiare delle immagini di questa “camera tattica”. Questa nuova controversia dovrebbe quindi favorire la sua piena affermazione.
In altri campionati
In Premier League, il centro VAR può utilizzare qualsiasi telecamera di produzione televisiva che opera a 50 fotogrammi al secondo. Per determinare un fuorigioco viene utilizzata una tecnologia “occhio di falco”, un occhio di falco composto da due linee virtuali applicabili al campo e mappate in 3D prima dell’inizio della stagione, e cinque telecamere dedicate, che vengono calibrate e utilizzate per assicurarsi che il VAR abbia sempre in vista difensori e attaccanti.
In Bundesliga, le immagini vengono analizzate utilizzando la tecnologia della società specializzata Sportec Solutions. Gli arbitri hanno sempre a disposizione tra le 19 e le 21 telecamere e da quest’anno se ne possono aggiungere altre sette tecnologia della linea di porta.
Nella Liga tutte le immagini delle telecamere presenti negli stadi sono messe a disposizione degli arbitri nel camion del VAR. I giudici video sono assistiti da un regista che seleziona per loro le immagini. Una telecamera comunemente denominata “16:50” copre l’intera area fino alla linea di base e ai lati.
In Ligue 1 ci sono almeno 12 telecamere per una partita, due delle quali sono per la tecnologia della linea di porta. Tuttavia, alcuni giochi possono aumentare il numero di telecamere a 20. Tutte le immagini sono disponibili nel VAR Center secondo il protocollo LFP, che lavora a stretto contatto con Canal+ per aggiungere immagini TV.
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