Ricordi un elenco di mille cifre in venti minuti? Una prestazione da campione del mondo! Ma tutti hanno abilità inimmaginabili. Basta saperli usare…
Immagina una serie di quaranta numeri scelti a caso. Quindi immagina una ventina di linee dello stesso tipo. Attenzione… fantastico! Hai cinque minuti per guardarli attentamente e memorizzare quanti più numeri possibile, in ordine ovviamente. Poi altri quindici minuti per rimontare correttamente più righe possibili… Per molti non siamo lontani da una certa idea di inferno. Per altri è un gioco, o quasi. A metà ottobre, l’Esma de Montpellier, una scuola di arti e mestieri, ha ospitato il campionato francese della memoria. Con una trentina di partecipanti provenienti da tutta la Francia, ma anche da Italia, Belgio, Danimarca o Germania – il cosiddetto formato “aperto” è aperta a tutte le nazionalità, anche se il titolo di campione nazionale va inevitabilmente a un francese.
I tavoli sono accuratamente distanziati in una grande stanza tipicamente utilizzata come studio video per studenti. Dietro ogni concorrente e davanti a ogni concorrente un computer. Quasi tutti hanno cuffie o tappi per le orecchie con cancellazione del rumore. Alcuni si tagliano fuori dal mondo con paraocchi fatti in casa fatti con carte da gioco. Sébastien Martinez, presidente della Memory Sports Association, dietro l’evento, sarà l’arbitro. Al suo segnale, un conto alla rovescia di sessanta secondi consente prima agli atleti di concentrarsi… Poi inizia la gara. Il silenzio è quasi totale – Curiosità: abbiamo letteralmente sentito cadere uno spillo – i giudici hanno comunicato solo attraverso gesti intermedi. Venti minuti poco spettacolari dopo, la tensione cala, i punti vengono inseriti in una classifica.
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