“Una sconfitta per il calcio”, Gattuso e Kondogbia condannano con la massima fermezza gli episodi e parlano della serata

Quattro giorni dopo il rinvio della partita di Ligue 1 tra OM e OL, Gennaro Gattuso e Geoffrey Kondogbia hanno approfittato della loro apparizione davanti alla stampa questo giovedì per condannare gli incidenti di Marsiglia.

Lo sguardo scuro, l’espressione seria e la mascella serrata. Gennaro Gattuso ha espresso preoccupazione commentando gli eventi che hanno portato al rinvio della partita di Ligue 1 tra OM e OL di domenica a Marsiglia. Quattro giorni dopo quella triste serata, l’allenatore del Marsiglia non ha nascosto la sua rabbia e delusione quando si è presentato davanti alla stampa questo giovedì.

“Questa partita contro il Lione (rinviata al 6 dicembre, ndr) è una sconfitta per tutti, per la mia squadra, per l’OL”, ha detto il tecnico italiano. Quando vediamo i bambini piangere al Vélodrome perché la partita non ha potuto essere giocata a causa di alcune persone che, per me, non sono tifosi dell’OM, ​​è ovviamente molto difficile da accettare. È una sconfitta per il calcio in generale. Mi dispiace che a Marsiglia succeda una cosa del genere”.

“Rinviare la partita è la cosa giusta”

Gennaro Gattuso, nominato successore di Marcelino a fine settembre, dice di sentirsi sicuro alla Canebière: “Sono qui da un mese, tante persone mi hanno chiamato perché pensavano che ci fossero problemi continui. Ma stiamo lavorando bene”. Abbiamo perso le partite e non c’è stata nessuna protesta né contro i miei giocatori né contro di me. La mia famiglia può passeggiare tranquilla, qui viviamo bene. E’ una sconfitta per colpa di quattro o cinque persone che non sono tifosi del club. Queste persone hanno preso una decisione affrettata che ci lascia tutti senza parole”.

Domenica sera l’ex capitano del Milan non si è accorto subito della gravità della situazione: “C’è stato un momento di preoccupazione, non avevo visto le prime foto di Fabio Grosso con la faccia insanguinata. Pensavamo che non fosse così grave.” L’ho visto un’ora e mezza dopo. Si potrebbe dire che è stato fortunato. Quindici punti in faccia, non è banale. In quel momento ho cercato di rimanere concentrato perché quando giocheremo saremo pronti. Alla fine il rinvio della partita è giusto. È una decisione dell’OL quella di non giocare e penso che sia giusto”.

Gattuso chiamò Grosso il giorno dopo

Dopo questo sfortunato episodio, Gattuso tornò a Grosso, con il quale vinse il Mondiale con l’Italia nel 2006. “Ci siamo videochiamati il ​​giorno dopo”, spiega. “Abbiamo avuto l’opportunità di parlare a lungo. Mi dispiace davvero per lui, ma mi sarebbe dispiaciuto per tutti (…) Nessun tifoso.” “Non avrei dovuto sentirmi rappresentato da chi tirava i sassi. Doveva essere una festa quindi l’abbiamo presa male. Abbiamo parlato con Fabio di quanto sia stato fortunato, se gli fossero stati concessi pochi centimetri avrebbe potuto perdere un occhio”.

La stessa sensazione vale per Geoffrey Kondogbia. Il centrocampista dell’OM non era affatto d’accordo con gli eventi che hanno portato al rinvio della partita contro l’OL: “È stata una serata piuttosto da incubo che non ha assolutamente posto nel calcio. Qualcosa di inaccettabile. Abbiamo cercato di andare avanti, anche se non è facile (…) C’è molta frustrazione, delusione, anche un po’ di disgusto. Era una serata di spettacolo che stavamo aspettando. Volevamo continuare a livello sportivo. A livello umano ci ha impressionato. È inaccettabile. Contro l’Atene si è visto un quadro davvero bello (3-1 giovedì scorso a Liu). Allo stadio è sempre tutto esaurito, abbiamo gente, grandi tifosi ogni volta. Era fuori dallo stadio ma per noi è comunque inaccettabile”.

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Casimiro Napolitani

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