Abodi e Malagò discutono del controllo del bilancio del club.

Una scintilla di dialogo si è aperta in serata per colmare il divario istituzionale che ha colpito lo sport italiano a seguito della diffusione del virus “Design” per il nuovo ente governativo Responsabile del controllo dei budget delle società professionistiche di calcio e basket. Dopo che il Consiglio Federale ne ha discusso lunedì 6 maggio, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha chiesto un incontro con il presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il ministro dello Sport e della Gioventù, Andrea Abodi. Richiesta subito accolta da Abodi, che ha espresso il desiderio di incontrare i protagonisti dello sport e del calcio italiano. Un’apertura che sembra aprire un dialogo, vista questa riformulazione del “progetto” già trasmesso in onda a cui Abodi aveva fatto riferimento in mattinata. Anche se il ministro ribadisce in un comunicato l’obiettivo di “configurare uno strumento terzo, nell’interesse comune di rendere il sistema calcio nazionale più efficiente, più credibile, più sostenibile e più competitivo”.

Appunti dopo la riunione della FIGC

“Dopo la riunione delle componenti federali riunite a Roma presso la FIGC, dove si è registrata una unanime contrarietà al progetto di creazione della cosiddetta ‘Autorità di vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche’, così come presentato nel progetto inviato” Su 3 maggio “Il presidente Gabriele Gravina del ministero dello Sport chiederà al ministro Abodi di aprire un confronto urgente su questo tema con il numero 1 del Cuneo Malagò”. nel corso dell’incontro sono state evidenziate diverse questioni formali e contenutistiche ed è stata ora dimostrata la massima disponibilità al confronto nel rispetto dell’autonomia dello sport”.

Le accuse di Malagò

In mattinata il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha parlato di “brutta norma già entrata in vigore” e del pericolo di un “idiota globale”. Per Malagò, «a prescindere dal contenuto, c’è un fatto formale: il Coni ha letto questo documento su Repubblica e poi alle agenzie. E ha ricevuto il progetto solo attraverso la Figc, che lo aveva ricevuto da poco dal ministro». Almeno mi aspettavo che venisse inviato anche a noi. È il buongiorno della storia”.

Malagò ha sottolineato il pericolo di un’invasione degli spazi di autonomia nello sport. “Se la UEFA e la FIFA accettassero con calma questa ingerenza politica nel calcio italiano? Dubito fortemente che questo discorso possa essere accettato dagli organismi sportivi internazionali. Occorre quindi almeno verificarlo prima di prendere una posizione normativa. Altrimenti rischiamo di ridicolizzare il mondo intero e purtroppo anche i governi italiani conoscono situazioni simili. In passato, le posizioni venivano adottate e poi costrette a cambiare. Lo abbiamo già visto. »

La risposta del ministro dello Sport

Abodi ha risposto ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1: “Spero che vengano adottate le note giuste e che ci sia un interesse generale per una riforma della Serie A sempre più competitiva non sia stata ancora portata avanti, ma lo spero”. che verrà attuato nei prossimi mesi senza interessi particolari e con un’adeguata formazione istituzionale. Il documento sul controllo finanziario nel calcio e nello sport Giovanni Malagò ha ricevuto dal Presidente Federale un testo non definitivo. Cerco di stare attento anche alla forma, ma il linguaggio del presidente del Coni non mi sembra il più formale viste le circostanze – ha detto Abodi a Radio Rai 1 -. Tutti serviamo l’interesse generale. Ciò ha portato le istituzioni a sollevare la questione di un terzo organismo indipendente e autorevole. Non perché il Covisoc non lo sia, ma perché non è un soggetto terzo e si trova all’interno dei confini federali. »

Casimiro Napolitani

"Comunicatore. Studioso professionista del caffè. Fanatico della cultura pop esasperante e umile. Studente devoto. Amichevole drogato di social media."