“Avremmo potuto finire secondi nel torneo”, sospira l’italiano Federico Mori

Il centro italiano di Bayonne Federico Mori (palla in mano) attacca la linea durante la partita della Top 14 contro lo Stade Rochelais allo stadio Jean Dauger di Bayonne, 23 marzo 2024. (GAIZKA IROZ)

Il centro Federico Mori, che domenica affronterà il Bayonne nella Top 14 contro il Tolone, è “ovviamente contento” del percorso storico degli azzurri nel Torneo delle Sei Nazioni, ma non può nascondere un leggero rammarico: “Battendo la Francia “potremmo dover essere secondo.”

D: Cosa ricordi dello storico torneo italiano delle Sei Nazioni, che ebbe il suo miglior record con due vittorie e un pareggio?

R: “Siamo ovviamente soddisfatti. Ma alla fine siamo quinti in classifica. Non veniamo pagati. Con la vittoria contro la Francia (pareggio alle 13:13) avremmo potuto finire secondi o terzi! Siamo una squadra giovane, con giocatori che giocano insieme da molto tempo, dall’U18, dall’U19… Due anni fa avevamo difficoltà perché non avevamo molta esperienza, ma ora cominciamo ad avere una squadra con fiducia in se stessi.

D: Cosa ti porta l’allenatore Gonzalo Quesada?

R: “Ha cambiato gioco e mentalità: non molliamo. Questo è quello che vuole insegnarci, a non mollare e giocare quando serve perché abbiamo delle qualità. Abbiamo cambiato la nostra formazione, prestiamo più attenzione alle +competenze+.”

D: Sei tornato tra i primi 14 con una vittoria davanti a La Rochelle (13-12)…

R: “Per noi era importante vincere. Sappiamo benissimo che ogni punto è importante, soprattutto alla fine del campionato. Anche con un punto, era importante. Abbiamo giocato bene nel primo tempo. Poi ce l’abbiamo fatta”. È stato più difficile, soprattutto con la disciplina, ma siamo riusciti a tenere duro in difesa e a metterli sotto pressione.

D: Contro il Tolone?

R: “Conosciamo tutti questa squadra del Tolone: ​​hanno tante qualità individuali. Dobbiamo stare attenti, sono pericolosi. In difesa sono molto bravi. Sta a noi preparare bene la partita. È un club che… “anche se ha meno stelle rispetto al passato, ma sta costruendo una squadra davvero solida”.

D: È diverso dal giocare “in casa” a San Sebastián?

R: “A Bayonne c’è solo il rugby, ci seguono tutti. Questa passione per il canottaggio è davvero tanta (…) Anche se Anoeta è un po’ come la nostra seconda casa, è un bel cambiamento. Stiamo preparando questa partita. “Non eravamo in casa. Siamo a 30-40 minuti da Bayonne e attaccheremo questa partita come se fosse una trasferta.

D: Ritrovi il tuo connazionale e compagno di selezione Paolo Garbisi. Ti sei mai scritto?

R: “Non siamo abituati a scambiarci messaggi prima delle partite. Ma non vediamo l’ora di rivederci e di giocare l’uno contro l’altro. Dopo ci beviamo una birra! (sorriso)”

D: Cosa ti ispira dell’arrivo dell’inglese Manu Tuilagi nella prossima stagione?

R: “La mia prima reazione è stata quella di dirmi che sarebbe stato bellissimo allenarmi con lui, giocare con lui. L’ho visto in TV da piccolo, è uno dei migliori centri al mondo.” uno dei miei idoli, insieme a Ma’a Nonu (ex centro All Blacks, 103 presenze tra il 2003 e il 2015, ndr). Oh!

Commenti raccolti da Illtud DAFYDD

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Casimiro Napolitani

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