I nuovi stadi italiani | Gazzetta

L’Atalanta ha acquistato l’Atleti Azzurri d’Italia e ‘FFT’ presenta il piano di tutte le squadre italiane che vogliono mettersi sulla strada giusta.

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Nel settembre 2011 la Juventus ha inaugurato il suo nuovo stadio, di proprietà privata, compiendo un gesto abbastanza scontato per i massimi campionati europei, ma allo stesso tempo… senza precedenti ed enorme per uno di quei campionati: quello italiano. Quasi sei anni dopo, a Torino si rallegrano a tutti i livelli del risultato del loro investimento, che è automaticamente la prova che altri dovrebbero seguirlo. Alcuni lo hanno già fatto, altri osano farlo perché hanno capito che nel calcio moderno è necessario avere una propria casa.

Sassuolo e Udinese sono due squadre che, negli ultimi anni o nel tempo, sono considerate modello per il resto delle squadre italiane nei loro spogliatoi. Ciò non si riflette solo nella prudente politica finanziaria o nella promozione dei giovani talenti del calcio. Lo dimostra anche come hanno affrontato la questione stadi dopo che i Neroverdi hanno acquistato il MAPEI, mentre i Friulani hanno ricostruito il Friuli e ora si godono la moderna Dacia Arena. L’Atalanta ora ha deciso di seguire le loro orme e acquistare l’Atleti Azzurri d’Italia dal comune di Bergamo.

L’amministrazione comunale aveva fatto sapere che avrebbe aspettato le offerte migliori e questa è arrivata ovviamente dall’Atalanta, che ha acconsentito alla somma di (soli) 8,6 milioni di euro. Fatto ciò, il club dovrà, entro i prossimi sei mesi, presentare, sulla base delle condizioni fissate dal Comune, il proprio piano per l’ammodernamento dello stadio, la sua ricostruzione parziale (probabile) o totale (molto difficile) da completare. entro i prossimi sei anni al più tardi. In questo modo i Bergamaski, che producono talenti pazzeschi e hanno già preso da loro più (tanti) soldi e vogliono ancora prenderli, sono su una strada diversa, migliore in termini di funzionamento complessivo del club e del club. il loro sfruttamento è ora il loro Campo. E dopo Juventus, Sassuolo, Udinese e Atalanta, ci sono altre quattro squadre che hanno già annunciato di voler andare avanti con la costruzione di un nuovo stadio.

Il nuovo stadio della Roma è una storia dolorosa… Gli americani annunciarono subito dopo aver acquistato le azioni della famiglia Sensi nell’estate del 2011 che i loro piani immediati erano che i giallorossi acquisissero la loro casa il più rapidamente possibile. Nel 2014 erano inizialmente attesi Thomas Di Benedetto e James Pallotta, poi quest’ultimo, diventato presidente e amministratore delegato, ha parlato del 2016 e ora chiede pazienza fino al 2020. «La prima pietra cadrà a fine 2018 con gennaio 2019. ”, è stato il commento di Pallotta dopo l’approvazione che aveva ricevuto, almeno inizialmente, il progetto Roma dal comune della capitale italiana.

Un progetto che prevede la realizzazione di uno stadio da 55mila posti e tanti spazi commerciali. Quest’ultimo ovviamente non ben trovò la comunità romana, che approvò il progetto ma lo limitò il più possibile. Le tre torri Libeskind, ad esempio, che sarebbero la punta di diamante del settore commerciale, devono… scomparire e alla Roma è stata data nuova scadenza, il 10 giugno, per presentare un nuovo piano. Un piano con lo stesso passo ma con un ambiente diverso per dare l’approvazione finale e rimettere in sesto le cose. Com’è facile con la burocrazia, certo, visto che due anni fa la città di Roma arrivò addirittura a chiedere ai giallorossi di coprire i costi per la realizzazione di una linea metropolitana che collegherebbe lo stadio con l’aeroporto di Fiumicino.

Per tutti gli anni in cui la Roma ha cercato di trovare una soluzione per la costruzione del nuovo stadio, la Fiorentina ha impiegato sempre più tempo per convincere l’amministrazione comunale di Firenze che valeva la pena collaborare. Diego e Andrea Della Valle non hanno mai nascosto che il loro grande sogno è portare i Viola in uno stadio all’avanguardia, che significherà una nuova era non solo per la squadra ma per la città in generale. Quell’era finalmente non è lontana, almeno in teoria, poiché due squadre fa la notizia era incoraggiante.

Il 10 marzo la Fiorentina ha firmato la convenzione con il Comune, che sosterrà la costruzione del nuovo stadio da 40.000 spettatori. Nella zona ci sarà un albergo da 200 camere, ristoranti, parchi e altri spazi commerciali. L’investimento complessivo è stimato in 420 milioni di euro. L’inizio dei lavori al Violas è previsto nella seconda metà del 2019 e il completamento entro il 2021. E a differenza di Roma, a Firenze l’amministrazione cittadina si è impegnata a sostenere al 100% la costruzione di una nuova linea metropolitana per facilitare l’accesso al nuovo palazzo viola.

Per molti anni Massimo Cellino ha provato a costruire un nuovo stadio per il Cagliari, ma non ci è mai riuscito. Lui diede la colpa alla comunità, la comunità diede la colpa all'(allora) presidente e il risultato fu che i rossoblù rimasero al Sant Elia, che in un certo senso fu ricostruito. Ma non basta a Tomas Giulini, che ha acquistato le quote di Cellino e ha promesso due cose: restare in Serie A e costruire un nuovo stadio. Secondo il progetto presentato dal Cagliari, il nuovo stadio si chiamerà Sardegna Arena, avrà una capienza di 21mila posti e costerà 55 milioni di euro.

Come hanno annunciato i diretti interessati, il club raccoglierà 10 milioni di euro, l’impresa edile altri 10, il Comune la stessa cifra, le banche presteranno 19 milioni di euro e i restanti 6 arriveranno dagli sponsor. Se tutto andrà bene, i lavori inizieranno nel 2018 e i rossoblù si trasferiranno nel nuovo stadio nel 2020.

La grande sorpresa arriva dall’Empoli, che punta anch’esso ad entrare in una nuova era e spera che questo porti ad un aumento dei propri ricavi e riesca così a stabilizzarsi nelle sale del Calcio. Due settimane fa, il 29 aprile per la precisione, i toscani hanno presentato il loro piano per il nuovo Carlo Castellani che, come ha detto il sindaco Brenda Barnini, rappresenterà una “rivoluzione aperta”. Secondo il progetto presentato, il nuovo stadio ospiterà 20.266 spettatori e costerà 25 milioni di euro, di cui il club metterà a disposizione almeno il 20%. Di Carlo Castellani rimane solo la pedana della Maratona e da lì verranno realizzati i due ferri di cavallo e la pedana centrale, per una superficie totale che raggiungerà i 32.750 metri quadrati e 120 posti per i giornalisti e 20 suite. L’obiettivo di Empoli e Comune è quello di completare l’opera nel 2020, anno in cui il gruppo festeggia i 100 anni.

Giacinta Lettiere

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