Info RTL – Seconde Squadre: rivoluzione nel calcio italiano

Come possiamo supportare al meglio i giovani giocatori che possono essere selezionati per le nazionali giovanili?

La Federcalcio italiana (FIGC) ha ufficializzato venerdì l’introduzione delle “seconde squadre” dei club di Serie A di terza divisione (Serie C) a partire dalla prossima stagione.

Questo è lo scopo della riforma “Sviluppare giocatori giovani adatti alle Nazionali giovanili e contribuire al progresso del nostro movimento”.Lo rende noto la Figc in un comunicato.

Questa decisione arriva dopo a “Analisi approfondita del contesto europeo, dove emerge che un giovane giocatore dei più importanti Campionati Europei matura più velocemente grazie al suo coinvolgimento nelle seconde squadre”. In caso di uscita del club, una “seconda squadra” della Serie A verrà integrata nel campionato di Serie C così da mantenere il totale delle 60 partecipanti al terzo campionato (suddivise in tre gironi).

“seconda squadra” Può passare in Serie B

Per “seconda squadra” la FIGC intende la squadra giovanile, la “Primavera”, di un club di Serie A, poiché dei 23 calciatori iscritti a referto, 19 devono essere nati dopo il 1° gennaio 1996. Di questi 23 giocatori almeno 16 devono essere tesserati per la federazione italiana da almeno sette stagioni. Un giocatore che raggiunge le cinque presenze in prima squadra non potrà più essere utilizzato dalla “seconda squadra”. Là “seconda squadra” potrà, salvo caso di contestuale retrocessione della prima squadra, essere promosso in Serie B e prendere parte alla Coppa Italia di Serie C. Dopo lo shock della mancata qualificazione, l’Italia tenta per la prima volta di riformare il proprio movimento ai Mondiali 2018.

Casimiro Napolitani

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