Italia: multata al Comune di Trento per uso dell’intelligenza artificiale | Notizia

Si è scoperto che i dati non erano sufficientemente anonimizzati

L’autorità italiana per la protezione dei dati ha multato la città di Trento, nel nord dell’Italia, per aver violato le norme sulla protezione dei dati durante l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) in progetti di sorveglianza stradale.

Trento è stata multata di 50.000 euro e all’amministrazione comunale è stato ordinato di cancellare tutti i dati raccolti nell’ambito di due progetti finanziati dall’UE.

Questa è la prima volta che gli enti locali in Italia vengono multati dal Garante per la protezione dei dati per aver utilizzato dati provenienti da strumenti di intelligenza artificiale.

Il Comune ha risposto che probabilmente presenterà ricorso contro la decisione

L’autorità – una delle più attive nell’UE quando si tratta di valutare la conformità delle piattaforme di intelligenza artificiale alle norme UE sulla protezione dei dati – ha imposto un divieto temporaneo al popolare chatbot ChatGPT in Italia lo scorso anno.

Nel 2021 ha stabilito che un sistema di riconoscimento facciale testato dal Ministero dell’Interno italiano non era conforme alle leggi sulla protezione dei dati.

“Molteplici violazioni”

I rapidi sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale hanno sollevato interrogativi sui diritti alla protezione dei dati e sulla sicurezza dei dati personali in vari ambiti.

Dopo un’indagine approfondita sui progetti di Trento, l’Autorità ha riscontrato “diverse violazioni delle norme sulla protezione dei dati personali”, si legge in un comunicato, ma ha riconosciuto che il Comune ha agito in buona fede.

È stato riscontrato che i dati raccolti non erano sufficientemente anonimizzati e venivano erroneamente trasmessi a terzi.

Il Comune ha risposto che avrebbe potuto impugnare la decisione.

Il governo italiano guidato dal primo ministro Giorgia Meloni ha annunciato che affronterà la rivoluzione dell’intelligenza artificiale durante la sua presidenza del G7.

A dicembre, eurodeputati e governi hanno concordato condizioni preliminari per regolamentare i sistemi di intelligenza artificiale come ChatGPT, facendo un ulteriore passo avanti verso la regolamentazione della tecnologia.

Giacinta Lettiere

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