Le familiari scatole bianche che vediamo sui pescherecci sono un’immagine che ora scomparirà. Nel Golfo di Napoli i comuni di Pozzoli e l’isola di Procida uniscono le forze contro l’inquinamento marino.

I fondi europei vengono utilizzati per acquistare migliaia di scatole per il trasporto della pesca in sostituzione delle scatole di polistirolo, il materiale espanso che contribuisce in modo determinante all’inquinamento da microplastica nel Mediterraneo.

Il pescatore Aniel Micillo crede che “questa scatola sia il futuro, vedo in essa qualcosa di positivo e la salute dell’ambiente e della comunità di chi fa questo lavoro”.

A differenza delle vecchie scatole, quelle nuove sono riutilizzabili dopo il lavaggio e la disinfezione. I pescatori di Pozzoli si dicono pronti alla transizione. Secondo il presidente della cooperativa di pesca “La Flegrea” Giuseppe Bucciero, “le nuove cassette di plastica sono lavabili e avranno anche il microchip. Non finiranno più nell’ambiente”. È un po’ più di lavoro, ma penso che sia positivo per il futuro e in questo modo proteggiamo l’ambiente.”

I pescatori di Pozzoli dimostrano che è possibile coniugare un lavoro accurato con il rispetto dell’ambiente. Un piccolo cambiamento può significare molto per la salute del mare in cui lavorano.

“Misure che possono essere attuate da tutti dal punto di vista ambientale sono in linea con i principi della nostra amministrazione e tutti vedono questo cambiamento in modo positivo”. “Migliorare l’ambiente significa anche migliorare il proprio lavoro”, ha detto a euronews il sindaco di Pozzoli, Luigi Manzoni.

La plastica costituisce il 95% dei rifiuti nel Mediterraneo, la sesta area più inquinata dalla plastica al mondo. I pescatori sono consapevoli dell’importanza di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente in cui vivono e lavorano.