Le scuole che non hanno asili nido potrebbero essere multate

Il governo di destra italiano sta cercando di dissuadere le scuole che vogliono promuovere la diversità religiosa dal rimuovere i presepi di Gesù.

Il disegno di legge presentato questa settimana mira a proteggere le “radici culturali” promuovendo le “tradizionali” celebrazioni cattoliche di Natale e Pasqua.

Secondo la proposta, le scuole che decidono di non istituire asili nido potrebbero essere multate, e i partiti di opposizione e i sindacati scolastici hanno fortemente criticato la proposta.

“Da diversi anni assistiamo alla decisione inaccettabile e vergognosa di alcune scuole di vietare i presepi o di cambiare la natura del Natale trasformandolo in celebrazioni invernali per non turbare i credenti di altre religioni”, ha affermato la senatrice Lavinia Menuni. presentare la fattura.

Secondo la bozza, le scuole non potrebbero impedire “iniziative di genitori, studenti e personale scolastico mirate ad attività legate alle celebrazioni tradizionali come il Natale e la Pasqua, come presepi, rappresentazioni teatrali e altri eventi correlati”.

“Convertire le festività sante cristiane in una celebrazione generale costituisce una discriminazione nei confronti degli studenti e delle loro famiglie che praticano la religione maggioritaria, nonché un attacco ai valori e alle tradizioni più profonde del nostro popolo”, si legge nel disegno di legge.

Lo scrive su Platform Riccardo Maggi, segretario del partito di sinistra Più Europa

“Invece di gestire il Paese, che è suo dovere [Braća Italije] Non sanno difendersi, continuano a richiamare l’attenzione su leggi del genere”, ha detto Luana Zanella di Europa Verde.

E Atilio Fratta, presidente dell’Associazione nazionale presidi scolastici, dice che la proposta è una “truffa”.

“Non posso credere che qualcuno stia prendendo sul serio questa proposta: distrae solo dai problemi reali che affliggono le scuole e il Paese”, ha detto.

Gianna Fracassi, presidente della Federazione degli educatori, ha affermato che l’introduzione di tali norme “limita l’autonomia delle scuole ed è inaccettabile”.

“Sosterremo l’autonomia e la laicità nelle scuole in ogni modo”, ha affermato.


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Giacinto Udinesi

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