GRAZIE Sergio Parisse. Il capitano azzurro ha riassunto perfettamente quello che tutti pensavano dopo la cancellazione delle tre partite Campionato Mondiale – compresa quella della sua squadra contro la Nuova Zelanda – in programma sabato, decisa dal World Rugby.
“Non è una novità che i tifoni colpiscano il Giappone”, ha detto giovedì alla stampa a Toyota City. È ridicolo che non esistesse un piano B. Se stai organizzando una Coppa del Mondo, dovresti averne una. »
Per Parisse la Federazione Internazionale non tiene particolarmente alle piccole squadre come l’Italia. “Se l’Italia e Nuova Zelanda Scegli di non giocare, va bene. Ma se la Nuova Zelanda (avesse bisogno di quattro o cinque punti contro di noi), (la partita) non sarebbe stata cancellata”, è convinto.
Questo rifiuto è molto difficile da accettare per gli italiani perché infrange le loro piccole speranze di raggiungere i quarti di finale. Per fare questo, la Squadra Azzurra avrebbe dovuto battere per la prima volta la Nuova Zelanda, tre volte campione del mondo, con in più un bonus offensivo. “Certo, qualcuno potrebbe pensare che annullare una partita tra Italia e Nuova Zelanda non conti perché avremmo perso comunque, ma meritiamo di essere rispettati come squadra”, ha stimato il capitano con 142 presenze.
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