Il governo italiano si sta affrettando a sviluppare un piano di evacuazione dopo l’aumento dell’attività sismica presso il supervulcano dei Campi Flegrei vicino a Napoli, anche se il rischio di un’eruzione è considerato basso.
Il piano di evacuazione sarà discusso nella prossima riunione del gabinetto, ha detto il ministro per la gestione dei disastri Nello Musumechi, secondo l’Associated Press.
Alle migliaia di microterremoti registrati nelle ultime settimane si è aggiunto mercoledì scorso un terremoto di magnitudo 4.2, il più forte che abbia colpito la regione negli ultimi 40 anni. Lunedì è seguito un altro terremoto di magnitudo 4.0.
Uno studio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha avvertito che il vulcano è “sull’orlo del collasso”.
I Campi Flegrei, 13 chilometri a ovest del Vesuvio, sono il vulcano più grande d’Europa e hanno eruttato l’ultima volta nel 1538.
Una nuova epidemia minaccerebbe tre milioni di persone nella più ampia regione della Campania meridionale.
“situazione pericolosa”
A differenza del Vesuvio, che si trova dall’altra parte del Golfo di Napoli ed è di forma conica, i Campi Flegrei sono una caldera o avvallamento di 13 chilometri di diametro.
A giugno, uno studio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) aveva avvertito che il vulcano era “sull’orlo del collasso” e in una “situazione estremamente pericolosa”.
“L’attività sismica è in aumento da mesi. “Abbiamo registrato oltre 3.000 scosse dall’inizio del 2023”, ha detto all’Associated Press Gianfilippo De Astis dell’INGV.
Lo ha confermato Giuseppe De Natale, già responsabile dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv Reuters di aver scritto una lettera al governo la settimana scorsa chiedendo loro di prepararsi all’evacuazione.
De Natale ha ricordato che negli anni ’80, quando fu registrata l’ultima attività sismica, dal comune di Pozzoli furono evacuate circa 40.000 persone. Oggi la popolazione supera gli 80.000 abitanti.
In uno studio pubblicato nel 2022 dal Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano, un gruppo di economisti ha stimato che i costi per l’evacuazione dell’area più vasta raggiungerebbero i 30 miliardi di euro all’anno e ridurrebbero il PIL italiano di circa l’1%.
La caldera dei Campi Flegrei si è formata 39.000 anni fa in una massiccia eruzione che ha inviato cenere fino alla Groenlandia e al Mar Egeo. Alcuni scienziati collegano l’evento all’estinzione dei Neanderthal in Europa.
I Campi Flegrei, o Campi Flegrei in italiano, prendono il nome dalla parola greca che significa “fiamma”.
Secondo la mitologia greca, Ercole uccise lì i giganti.
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