Una serie di terremoti scuote una città italiana mentre infuria un supervulcano

I negozi e i caffè di Pozzoli, una cittadina costiera fuori Napoli, non riguardano il calcio o la politica, ma la paura che attanaglia i residenti dopo che un supervulcano ha scatenato un’ondata di terremoti.

Nelle ultime settimane il governo ha pianificato l’eventuale evacuazione di decine di migliaia di persone che vivono attorno alla vasta area vulcanica conosciuta con il suo antico nome greco, Campi Flegrei.

I vapori di zolfo emanano dalla superficie, conferendo alla zona un aspetto surreale e rendendola una calamita turistica.

I residenti sono abituati all’odore, ai fumi e alle vibrazioni. Nel mese di settembre si sono verificati più di mille terremoti, la maggior parte dei quali di piccola entità.

Ma un terremoto di magnitudo 4.2 il 2 settembre, il più forte terremoto in questo campo vulcanico in più di 40 anni, ha suscitato il timore che quella che gli scienziati chiamano una “crisi sismica” possa essere in corso, la prima dall’inizio degli anni ’80.

Il grande terremoto, che nel mese di ottobre non ha causato danni strutturali di rilievo e che finora nel mese di ottobre ha causato circa 500 danni minori, ha preoccupato i residenti come Anamaria Scardi, madre di due adolescenti.

“Anche questi piccoli (terremoti) ci spaventano”, ha detto. “Abbiamo paura di partire. Ma dove? Dove? I nostri nervi sono tesi”.

Gli esperti affermano che non esiste una minaccia immediata di un’eruzione, ma temono che l’attività geofisica stia muovendo il terreno su e giù, il che potrebbe portare alla destabilizzazione degli edifici.

Il governo, che ha discusso la situazione in una riunione di gabinetto questo mese, ordinerà ai residenti di evacuare se i funzionari del disastro avvertono che gli edifici sono a rischio di crollo.

Magma in movimento

Questi tremori, noti come scosse di assestamento, sono causati dal riempimento o dallo svuotamento di sacche di magma nelle profondità sotterranee.

Quando si verificò una crisi simile quattro decenni fa, durò anni e costrinse allo spostamento di 40.000 persone da Pozzoli, città natale dell’attrice Sophia Loren.

«La mia famiglia è in disaccordo… io voglio restare, ma mia moglie e i miei figli cercano casa nella zona di Castel Volturno», dice Vincenzo Russo, riferendosi ad un paese a circa 30 chilometri a nord.

“Quando dormi la notte, l’incubo è sempre lì. Dimentichi la situazione e ti siedi sul divano e poi arriva il terremoto. Ce ne sono di grandi e di piccoli. Ieri, ad esempio, abbiamo avuto due piccole scosse prima di pranzo”, racconta.

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Giacinta Lettiere

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