Viaggio nel passato: Sport e salute con il Ministro dello Sport e della Gioventù Andrea Abodi ad Auschwitz-Birkenau

Finisce “Viaggio nel passato” al quale hanno preso parte 98 persone tra atleti olimpici e paralimpici, dirigenti e tecnici, organizzato da Il ministro dello Sport e della Gioventù, Andrea Abodiin collaborazione con ilUnione delle Comunità Ebraiche Italiane e quello Comunità ebraica di Roma. A seguire la delegazione anche l’ Presidente di Sport e Salute, Marco MezzaromaIOAmministratore Delegato, Diego Nepi MolinerisLui Direttore dell’Istituto di Credito Sportivo, Beniamino Quintieri eh Vice Presidenti del CONI e del CIP, Claudia Giordani e Roberto Valori. Tre giorni di riflessione, scambio e confronto con l’obiettivo di coltivare la memoria e riaffermare l’impegno del sistema sportivo italiano nel diffondere e promuovere la cultura del rispetto e la lotta contro ogni forma di razzismo e discriminazione. Dopo aver visitato il primo giorno la fabbrica Schindler e il quartiere ebraico, ieri la delegazione è entrata nei campi di concentramento Auschwitz-Birkenau.

“Quelli sono stati i momenti più emozionanti”, dice il ministro Abodi – coloro che hanno lasciato il segno. Da un lato c’era il silenzio della riflessione, dall’altro gli sguardi eloquenti di ognuno di noi in cui l’emozione era chiaramente espressa. Credo che ognuno dei presenti che è entrato in questi luoghi di dolore ne sia uscito diverso. Una visita come questa ti lascia qualcosa nell’anima che ti cambia. Migliora la consapevolezza”. Ciò che risalta è l’eterogeneità del gruppo, anche tra generazioni, in grado di rappresentare il sistema sportivo italiano nella sua interezza e in tutti i suoi aspetti. “Curare la memoria – continua Abodi – è fondamentale. La cronaca dei tempi in cui viviamo mostra che la storia del secolo scorso non ci ha ancora sufficientemente informato sugli orrori delle guerre che rinnovano dolorosamente le scene dell’orrore. Prendersi cura della memoria è fondamentale per non abbassare la soglia di attenzione. » Poi conclude: «Tutti quelli che erano qui hanno riconosciuto il valore della condivisione. Questo è un significato che va detto e sono convinto che le testimonianze delle 98 persone presenti in questo viaggio e che appartengono alla grande comunità sportiva italiana avranno ulteriori effetti positivi. Cercheremo di fare in modo che anche chi non è venuto possa condividere i sentimenti che noi abbiamo “allenato”. Successivamente, e ancor più in queste circostanze, i fatti conteranno”.

Il Presidente dello Sport e della Salute, Marco Mezzaroma Il Ministro Andrea Abodi ha ringraziato l’Unione delle Comunità Ebraiche d’Italia e la Comunità Ebraica di Roma “per aver promosso un’esperienza così intensa”. Ad Auschwitz la dignità umana e la vita sono state violate e queste atrocità non dovranno più ripetersi. Lo sport deve essere uno strumento per superare le distanze e le differenze e per difendere valori fondamentali come il rispetto e l’inclusione. Da questa esperienza ritorniamo con un desiderio ancora più grande di promuovere lo sport e i suoi valori, affinché tutto ciò che è tragicamente accaduto non venga dimenticato e, soprattutto, non si ripeta. »

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Casimiro Napolitani

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