Cos’è il bradisma, il fenomeno vulcanico dietro il terremoto di Napoli?

Un nuovo terremoto di magnitudo 4.0 scuote la provincia di Napoli, nel Sud Italia.

Lunedì sera (ore 22:08 circa), l’area metropolitana di Pozzouli, la regione Campania, ha subito un episodio sismico. Questo è il secondo finora questo mese e anche il secondo con il peggior record della storia. Magnitudo quattro della scala Richter e profondità di 2,61 chilometri, è superata solo da quella sperimentata il 27 settembre, che ha raggiunto la magnitudo di 4,2. Nei prossimi 15 minuti, fino a otto repliche, Nonostante ciò non si registrano danni gravi o vittime. Questa zona, in cui è la caldera vulcanica dei Campi Flegrei, Sperimenta scosse quotidiane, la maggior parte solo strumentali, altre di magnitudo superiore a quattro, che fanno uscire le persone in strada spaventate.

Il direttore del Dipartimento Vulcani dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Francesca Bianco, Ha rilasciato un’intervista al quotidiano italiano Fortuna, in cui spiega perché ciò accade nel napoletano, con due terremoti nelle vicinanze e Cos’è il bradyismo? un fenomeno di sollevamento del terreno. “Esiste un fenomeno noto come bradissimo, che si manifesta dal 2005 e che da secoli colpisce periodicamente la regione dei Campi Flegrei. È un aumento o una caduta da terra, a seconda dei casi, e soprattutto quando c’è una rivolta, come avviene in questa fase, “Le rocce sono soggette a stress e deformazioni, e questo è ciò che genera lo scuotimento”, Bianca ha spiegato. L’ultima eruzione di questa caldera vulcanica risale al 1538.

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Questa dinamica, che continua, non è direttamente collegata alla risalita del magma: “Si tratta di fluidi magmatici che raggiungono la superficie e, che interagendo con le strutture interne della caldaia, Sollevano il terreno e generano terremoti. Francesa ha spiegato ai media italiani che la preoccupazione più grande in questa base è “la comparsa di terremoti”, che “non si può prevedere” anche se, sulla base di dati e osservazioni, confermano la teoria secondo cui “potrebbero verificarsi altri eventi sismici, finché persiste il sollevamento”.

Nonostante ciò, la comunità scientifica dimostra una certa calma, essendo convinta che questi episodi si ripeteranno non supererebbero la magnitudo 5 della scala, anche se non dispongono di informazioni “per stabilirlo con certezza”.

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🇮🇹 Prime conseguenze del terremoto di Napoli

😔 Distacco di facciate, auto distrutte…

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– Il Partidazo de COPE (@partidazocope) 2 ottobre 2023

Il record di sollevamento dal 2005 consiste in una velocità di 1,5 centimetri al mese: “La velocità non è uniforme, in alcuni periodi è stata addirittura superiore agli attuali 15 mm al mese, e finora la zona dove è stato rilevato il maggior sollevamento, cioè il Rione Terra a Pozzuoli, a est poco più di 113 cm in totale dal 2005.” Bianca ha ammesso di aver utilizzato “una trentina” di punti di rilievo “fissi” e “periodici”, oltre ad analizzare “deformazioni del terreno”. Per questo motivo non utilizzano solo “dati GPS”, ma anche “misure di inclinazione del terreno e dilatometri, strumenti di pozzo e di profondità”.

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“Forniamo i nostri dati e le nostre valutazioni, periodicamente e anche settimanalmente, alla protezione civile. E per quanto ne so, i piani di evacuazione sono costantemente aggiornati, sia da parte della Protezione Civile nazionale che regionale, molto attiva e presente su questi temi. E c’è molta sensibilità da parte dei Comuni interessati”, ha detto Bianca. “I cittadini devono partecipare attivamente alla prevenzione “conoscono la pericolosità sismica e vulcanica del territorio in cui vivono”, continuo. Il direttore del dipartimento vulcani dell’Ingv ha precisato che le informazioni si trovano sul sito dell’Ing, “dove si trovano tutte le informazioni sulla pericolosità della zona”, nonché sul sito della protezione civile, che “spiega come procedere” proteggersi in caso di disastro”. fenomeni sismici.

Lino Siciliani

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