Juan Jesus mantiene le sue accuse di razzismo contro Acerbi dopo aver negato Acerbi

Un nuovo caso di razzismo sta sconvolgendo il calcio italiano e Juan Jesus, 32 anni, è determinato a far sentire la sua voce. Il difensore del Napoli accusa il difensore dell’Inter Francesco Acerbi (36 anni) di aver fatto commenti razzisti contro di lui domenica durante la partita di Serie A delle due squadre. Cosa che Acerbi, escluso dall’incontro con la Nazionale dopo queste accuse, ha smentito lunedì in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

“Le dichiarazioni di Acerbi sono del tutto contraddittorie alla realtà”

“Non ho mai fatto commenti razzisti”, ha detto, secondo La Gazzetta dello Sport. “Sono molto tranquillo. Sono un professionista da vent’anni e so quello che dico. Non una parola del genere mi è uscita dalla bocca. È stato lui a fraintendere. Mi pento di aver lasciato la Nazionale.” Dico ‘vaffanculo’ al razzismo. In campo succedono tante cose, è normale. Si gioca a calcio, si dicono certe cose, ma a fine partita ci si abbraccia e tutto torna alla normalità.

Parole che a Juan Jesus non sono piaciute per niente. In un messaggio su Instagram, il brasiliano mantiene le sue accuse e denuncia la versione del suo avversario. Per me la questione si è risolta ieri (domenica) in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non ritornare su una cosa così vergognosa come quella che ho dovuto subire. Ma oggi leggo le dichiarazioni di Acerbi, che sono assolutamente belle, contraddicendo la realtà dei fatti, quello che lui stesso ha detto ieri sul posto e l’evidenza che mostra anche i video e le inconfondibili labbra, con cui mi chiede perdono. Quindi non lo accetto”.

“Il razzismo si combatte qui e ora”, aggiunge Juan Jesus. “Acerbi mi ha detto: ‘Vai nero, sei semplicemente nero’. Quando ho protestato con l’arbitro, ha ammesso di aver commesso un errore, si è scusato con me e ha aggiunto: “Per me, che sono un uomo di colore, questo è un insulto come un altro”. “Oggi cambia versione e dice che non c’è stato nessun insulto razzista. Non ho nulla da aggiungere a questo.”

Articolo originale pubblicato su RMC Sport

Casimiro Napolitani

"Comunicatore. Studioso professionista del caffè. Fanatico della cultura pop esasperante e umile. Studente devoto. Amichevole drogato di social media."