Mondiale SBK

Il Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike 2022 ha visto due primi round ad alta intensità per dare il via alla stagione. Durante l’ultimo Motul Dutch Round si è aperto un nuovo capitolo nella rivalità tra Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha con Brixx WorldSBK) e Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) con il loro scontro in Gara 2, mentre Álvaro Bautista (Aruba it. Racing-Ducati ) entrerà nel terzo round come leader del campionato. Tuttavia, in Gara 2 c’è stata un’impresa storica, visto che per la prima volta in cinque anni cinque diverse Case si sono divise le prime cinque in un’unica gara.

Álvaro Bautista ha ottenuto la sua terza vittoria stagionale nell’ultima gara di domenica che si è svolta sull’iconico TT Circuit Assen. Era la diciannovesima vittoria di categoria in carriera per la #19, tutte con Ducati. Il pilota Talavera de la Reina ha preceduto Andrea Locatelli (Pata Yamaha con Brixx WorldSBK), che ha ottenuto il miglior risultato della sua carriera con la seconda posizione sullo stesso circuito dove ha ottenuto il suo primo podio nel 2021. Dietro al pilota Yamaha, Honda ha conquistato il suo 340° podio grazie alla brillante prestazione di Iker Lecuona (Team HRC). Il 22enne esordiente ha guidato brevemente la gara dopo l’incidente tra Razgatlioglu e Rea. Quarto posto per Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK), finora il suo miglior risultato del 2022, mentre Scott Redding (BMW Motorrad WorldSBK Team) ha ereditato la quinta posizione dopo che Axel Bassani (Motocorsa Racing) è stato penalizzato per diverse violazioni del track limit, dando alla BMW la sua prima top 5 della stagione.

Non è uno scenario completamente nuovo, in quanto è la 37esima volta che succede nel WorldSBK. La prima volta che ciò accadde fu a Sugo nel 1989, con Michael Dowson su Yamaha che vinse davanti a Kenichiro Iwahashi della Honda, Giancarlo Falappa su una Bimota con motore Yamaha, Doug Polen su una Suzuki e Takahiro Sohwa su una Kawasaki. In gara c’era un’altra Casa, la Ducati, ma è stata una giornata disastrosa per il marchio italiano: Raymond Roche ha ottenuto solo la 18a posizione, mentre Baldassarre Monti non ha concluso.

Tuttavia, per trovare la prima volta che si è svolta la repoker delle Case, tutte con il proprio motore – visto che Bimota ne utilizzò uno Yamaha nel 1989 – bisogna andare alla gara decisiva del 1996, con Phillip Island come tappa. . Anthony Gobert ha vinto su Kawasaki davanti a Colin Edwards (Yamaha), mentre Troy Corser si è assicurato il titolo per la Ducati con il terzo posto. Nella sua ultima corsa con la Castrol Honda, Carl Fogarty ha tagliato il traguardo in quarta posizione, mentre l’idolo locale Peter Goddard è arrivato quinto.

Le statistiche rivelano che l’anno in cui cinque produttori sono stati tra i primi cinque più spesso è stato il 2010, come è successo otto volte. Cinque però non sono il limite: ci sono state volte in cui sei case costruttrici hanno conquistato i primi sei posti e due volte in cui ben sette case costruttrici sono riuscite a trovare un posto nelle prime sette, è stato nel 2011 in Gara 2 a Donington Park. Il miglior anno successivo è stato il 2000, quando su sette gare le prime cinque sono state disputate da marchi diversi, a dimostrazione del fatto che la parità è sempre stata una parte essenziale della filosofia del WorldSBK.

L’ultima volta che cinque Costruttori sono stati tra i primi cinque al termine di una gara è stato nel 2017 a Portimao, in Gara 2, con Jonathan Rea vincitore su Kawasaki, Michael van der Mark secondo su Yamaha, Marco Melandri terzo su Ducati e davanti . di Eugene Laverty, con Aprilia, e Jordi Torres a bordo di una BMW. Altri produttori della categoria erano Honda e MV Agusta. Il miglior pilota della Casa giapponese è stato Takumi Takahashi, che ha chiuso 10°, mentre Leon Camier non ha completato i test con la MV Agusta.

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Arduino Genovesi

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