È morto venerdì sera a Parigi all’età di 90 anni l’intellettuale italiano di sinistra radicale Antonio Tony Negri, uno dei principali ideologi dell’estrema sinistra negli anni ’70.
Fonte: Tanjug
Filosofo politico e professore universitario Negri è stato uno dei principali teorici e organizzatori dell’organizzazione Autonomia Operaia, emersa dai gruppi di sinistra radicale del movimento studentesco e operaio tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, riferisce l’ANSA.
Il movimento per l’autonomia dei lavoratori ha svolto un ruolo importante negli “anni di piombo” dell’Italia, un periodo di disordini sociali e violenza da sinistra e destra che durò dagli anni ’60 agli anni ’80.
Negri è nato a Padova nel 1933 e ha mosso i primi passi politici come membro del comitato locale del Partito Socialista Italiano, per poi aderire alla sinistra radicale.
Nel 1983 Negri fu eletto deputato della sinistra radicale, ma nel settembre dello stesso anno andò in esilio in Francia per evitare processi politici per presunto terrorismo.
Negri ritornò volontariamente in Italia nel luglio 1997 per scontare la sua pena detentiva di 12 anni, ma era stato precedentemente rilasciato sulla parola nel 1999 e gli fu concessa piena libertà nel 2003.
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