Il motivo per cui Sinner è la “kriptonite” di Alcaraz e lo ha battuto quattro volte

Alcaraz dopo la sconfitta contro Sinner a Pechino (REUTERS).

Sono separati da due anni e tra loro ci sono nomi come Holger Rune, Ben Shelton o Lorenzo Mussetti, ma Carlos Alcaraz ha sempre avuto chiaro che la rivalità con Jannik Sinner sarà la più vicina a quella dei membri della band Tre grandi. “Abbiamo una rivalità molto positiva, mi renderà un giocatore migliore“, ha commentato lo spagnolo l’anno scorso in un’intervista a Tennis TV. “Lavorerò duro per migliorare e provare a batterlo e lui farà lo stesso pensando a me; Nadal, Federer e Djokovic lo hanno fatto quando erano più giovani,” dice, ammettendo che fuori dal campo sono buoni amici.

L’italiano è della stessa opinione. “Una rivalità con Alcaraz come quella tra Nadal e Federer? Lo spero. Siamo giovani, ma giochiamo un tennis incredibile e quando gareggiamo alziamo il livello al massimo. Il duello tra entrambi in semifinale a Pechino Era una finale anticipata. Lo sapeva il pubblico cinese che riempiva il campo centrale, ansioso di vedere faccia a faccia due tennisti che cominciano a imitare gli esordi della rivalità tra Federer e Nadal. L’italiano indigente I tifosi asiatici guarderanno la rivincita della semifinale degli US Open tra Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev. Ha battuto il russo nei quarti e ha fatto lo stesso nella finale prima della finale con un Carlitos ingannato (7-6 e 6-1).

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Dopo la sconfitta inaspettata contro Marozsan nel Masters 1000 di Romala semifinale di Pechino È stata la partita in cui Carlitos è stato più confuso, con la spinta che ci fosse in gioco una finale e contro colui che sarà chiamato a essere il suo rivale in futuro. Alcaraz Non ha avuto fortuna da fondo campo, tutto l’opposto di un Sinner che ha dominato gli scambi e, a differenza degli altri duelli tra i due, ha avuto la meglio quando lo scontro si è infiammato.

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“Dannazione!! Vuoi già superarlo??”
La rabbia di Carlos Alcaraz per il suo stesso gioco. #TheCourTennis pic.twitter.com/0oLvSTFAFn

– Tennis su Movistar Plus+ (@MovistarTenis) 3 ottobre 2023

Carlitos ha già ceduto quattro volte contro un Sinner che ha la sua misura, in particolare con un servizio a suo favore. Alcaraz non riesce a fare il break quando ne ha la possibilità. La sua percentuale di successo in termini di break point convertiti è alta in termini generali, ma cala drasticamente quando l’italiano è in vantaggio. Si va dal 41% al 26%. È riuscito a rompere il servizio solo 19 volte su 71. quello che ha avuto prima della partita di Pechino, durante la quale è riuscito a fare solo due break senza contare il tie-break e si è lasciato sfuggire la partita.

I due set della partita sono stati diametralmente opposti. Un primo ricco di alternanze, in cui Pescatore impedito il decollo di Carlos Alcaraz finendo per batterlo al tie-break, e un secondo in cui Alcaraz ha confermato di non essere pronto a partecipare al match e si è lasciato trasportare in balia delle mani giuste, quasi tutte vincenti, che gli hanno ricevuto dall’altra parte del campo.

Il buon lavoro dell’italiano ha spinto al limite il murciano, che ha raggiunto il suo limite all’inizio del secondo set. Alcaraz inizia la ripresa con il servizio, pronto a lasciarsi alle spalle il rovescio iniziale. L’inizio del secondo set è stato però frustrante per lo spagnolo. Un destro non riesce a superare la rete e Alcaraz esplode di sé stesso. “Maledizione, vuoi superarlo una volta per tutte” Ha gridato al cielo di Pechino in cerca di risposte che deve continuare a esplorare Shangai.

Lino Siciliani

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