Il rimbalzo giornaliero nella zona euro ha vinto il segno della settimana

Il rally tecnologico ha spinto gli indici europei nella loro migliore performance in assoluto degli ultimi tre mesi, mentre il rimbalzo di oggi ha sostanzialmente vinto loro il segno positivo della settimana.

In particolare, l’indice paneuropeo Stoxx 600 ha chiuso oggi in rialzo del 2,6% a 412,92 punti e tutti i suoi settori in segno positivo, con l’indice tecnologico che ha realizzato un rally del 3,8%.

Su base settimanale, l’indice ha chiuso il periodo di cinque giorni in rialzo del 2,4% nella sessione odierna.

Ancora migliore è stata l’elevata capitalizzazione dello Stoxx 50, che ha chiuso in rialzo del 2,8% a 3.534 unità.

Nei singoli dashboard europei, il CAC 40 francese ha avuto la performance giornaliera con un rally del 3,2% a 6.073 punti, il DAX tedesco è salito dell’1,6% a 13.118 punti, così come il FTSE 100 britannico, che ha chiuso a 7.208 unità con un aumento del 2,7 %.

I mercati dell’area europea si sono mossi allo stesso ritmo, con il FTSE MIB in Italia in rialzo del 2,3% per chiudere a 22.119 punti, mentre l’IBEX 35 in Spagna è salito dell’1,7% per chiudere a 8.244 punti.

Tuttavia, nonostante il sentimento quotidiano positivo, permangono preoccupazioni per le incertezze che circondano l’economia globale poiché gli investitori valutano quotidianamente la possibilità di una recessione imminente.

Anche i dati macroeconomici supportano questo scenario, dato che la fiducia dei consumatori nel Regno Unito è scesa oggi ai minimi storici, mentre il clima economico della Germania è peggiorato a giugno, con l’indice Ifo sul clima aziendale che è sceso a 92,3 da 93,0 di maggio.

Da un’altra lettura, tuttavia, è probabile che il deterioramento delle prospettive smorzi l’aggressività della banca centrale nell’aumentare i tassi di interesse, esercitando al contempo pressioni sulla domanda, portando al loro obiettivo di frenare l’inflazione brutale.

Con una singola mossa azionaria, la britannica Ultra Electronics ha guadagnato oltre il 12% dopo che il governo ha dato il via libera alla sua acquisizione da parte della rivale Cobham.

La raffineria di petrolio finlandese Neste ha seguito la rotta opposta, scendendo di oltre il 7%.

Giacinta Lettiere

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